Utility – Acquisti sul settore (+2,3%) sostenuto da Enel (+4,6%)

Settimana di acquisti per il settore utility a piazza Affari, con il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha evidenziato un +2,3%, in controtendenza sia al Ftse Mib (-0,9%) sia all’Euro Stoxx 600 Utilities (-0,7%).

Tra le Big la migliore è stata Enel (+4,6%), che ha presentato il Piano strategico 2019-2021, con investimenti lordi per circa 27,5 miliardi, con l’obiettivo di generare un incremento cumulato dell’Ebitda ordinario di 3,2 miliardi (Cagr +6% in arco di piano). Il titolo ha beneficiato dell’incremento del target price da parte di Banca IMI, a 5,70 euro dal precedente 5,50 euro, che ha confermato il giudizio Buy.

Si ricorda che il gruppo è stato inserito nella “Top 12 Corporate Startup Stars”, che premia le aziende più attive nel campo dell’open innovation. Enel inoltre ha ricevuto, a Bruxelles, il riconoscimento “Corporate Startup Procurement” per l’impegno nel creare rapporti di valore con promettenti realtà del settore.

Inoltre la controllata spagnola Endesa ha dato vita al nuovo business Endesa X e ha presentato un piano di costruzione di oltre 100mila stazioni di ricarica per macchine elettriche nei prossimi cinque anni.

In territorio negativo tutte le altre.

A2A cede l’1,1 per cento. Seguita da Snam (-1,8%), che ha siglato un protocollo d’intesa con il Ministero della Difesa e Difesa Servizi, per un possibile utilizzo del gas naturale e del gas rinnovabile (biometano) per gli automezzi delle Forze Armate. Si segnala che, a seguito degli acquisti effettuati, considerando le azioni già in portafoglio, al 20 novembre 2018 Snam detiene n. 157.813.169 azioni proprie, pari al 4,55% del capitale sociale.

In coda alle Big, Terna (-2,7%), che ha sottoscritto un accordo modificativo dell’ESG linked Revolving Credit Facility di back-up stipulata lo scorso 24 settembre con un pool di banche, al fine di incrementare l’ammontare complessivo della linea a 1,15 miliardi a fronte del subentro nell’operazione di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario quale nuovo istituto finanziatore.

Tra i titoli a media capitalizzazione unica positiva Ascopiave (+0,3%). Segue Hera che cede poco più dell’1 per cento (-1,1%).

Erg perde il 5,1 per cento. La società ha sottoscritto due contratti di finanziamento ESG senior unsecured, ciascuno per un importo fino a 120 milioni, con Credit Agricole Corporate and Investment Banking (“CACIB”) e con BNL Gruppo BNP Paribas.

Tra le Small Cap, Biancamano guadagna lo 0,5 per cento. Segue Alerion Clean Power in perfetta parità.

TerniEnergia cede il 5,8 per cento. La società ha concluso la cessione a Estra Clima di un ramo d’azienda relativo a un intervento di efficienza energetica. Corrispettivo finale dell’operazione è pari a circa 0,7 milioni circa. L’operazione si inserisce nell’ambito del Piano di risanamento e rilancio approvato dal Cda lo scorso 25 ottobre.

Fanalino di coda Acsm-Agam che lascia sul terreno l’8,9 per cento.