Carige – Titolo in controtendenza, perde il 5,3%

Carige si muove in controtendenza rispetto al settore. Intorno alle 12:00 a Piazza Affari le azioni della banca genovese segnano un ribasso del 5,3% a 0,0018 euro, mentre il Ftse Italia Banche sale dello 0,9 per cento.

C’è da segnalare che negli ultimi giorni le azioni si sono mosse in una banda di oscillazione compresa tra il -5,3% e il +5,3%, mantenendosi in area 0,002 euro. Livello a cui si è stabilizzato il crollo lo scorso 13 novembre a seguito dei rischi emersi sul sistema bancario e sulle realtà più deboli dello stesso a seguito delle recenti evoluzioni dello spread sui tassi.

Carige resta comunque alle prese con la necessità di un aumento di capitale importante, di cui la prima parte si è concretizzata nei giorni scorsi con l’emissione di un bond subordinato per ripristinare i requisiti patrimoniale entro fine anno.

Strumento sottoscritto per 320 milioni dallo Schema Volontario del Fitd, con la banca che pagherà una cedola annua del 13% e destinata a salire al 16% nel caso in cui l’assemblea del prossimo 22 dicembre non approvi l’aumento di capitale da 400 milioni.

Un pilastro quest’ultimo assolutamente fondamentale per realizzare con successo il rafforzamento patrimoniale necessario per la sopravvivenza dell’istituto ed anche per rimborsare il bond.

Rimettere in carreggiata la banca rappresenta un’enorme sfida ed il nuovo management è impegnato a tutto tondo su questo obiettivo, anche se le sfide da superare non sono indifferenti.

Difficoltà a cui potrebbe affiancarsi quella recessione che molti operatori iniziano a definire come ineluttabile per l’Italia se non interverranno presto modifiche sostanziali alla strategia dell’attuale Governo.

Sulle questioni che attengono alla banca ligure ha però espresso ottimismo il Ceo Fabio Innocenzi, che a margine del forum organizzato dal giornale locale Secolo XIX, ha dichiarato: “Il nostro impegno è fare in modo che l’aumento sia un successo” e che la banca, quindi, sia in grado di rimborsare quanto prima il bond.

Sull’argomento è intervenuto anche il presidente Pietro Modiano che, sempre in occasione dello stesso evento, ha affermato: “Puntiamo a rimborsare interamente il bond con l’aumento di capitale ed eliminare questo problema di governance dai tavoli delle banche italiane. Lo riteniamo possibile”.

“È questione di pochi giorni. Non c’è ansia, gli azionisti esistenti possono con serenità decidere e noi con serenità gestiremo le loro decisioni. La banca è in sicurezza comunque”, ha aggiunto Modiano con un ottimismo tutto da dimostrare.

Sul capitolo aggregazioni, invece, l’Ad Innocenzi ha affermato che “il 2019 è un orizzonte ragionevole”, aggiungendo che “da soli, con un soggetto finanziario o con un soggetto industriale non sovrapposto, la difesa del nome è ovvia. In caso di aggregazione con un soggetto industriale sovrapposto sul territorio è più complicato”.