Utility – Comparto +2,6%, svetta Falck Renewables (+10,5%) con upgrade piano 2021

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in progresso del 2,6%, sovraperformando sia il Ftse Mib (+1,9%) sia il corrispondente indice europeo l’Euro Stoxx 600 Utilites (+2,3%).

Si è tenuto ieri sera l’incontro tra il premier italiano, Giuseppe Conte, e il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, entrambi intenzionati ad evitare l’avvio di una procedura di infrazione. In calo lo spread verso il Bund tedesco (272 pb), con il rendimento del decennale italiano al 2,99% (-11 pb).

Tra le Big la migliore è stata Enel (+2,6%), che, attraverso la controllata statunitense per le rinnovabili Enel Green Power North America, ha avviato le attività del parco eolico Hill Topper da 185 MW, il primo di sua proprietà nello stato dell’Illinois. L’impianto è supportato da tre accordi di fornitura energetica a lungo termine (PPA) siglati con Bloomberg, General Motors e Constellation, del gruppo Exelon. Il parco eolico, che ha richiesto un investimento di circa 325 milioni di dollari USA, si prevede generi circa 570 GWh all’anno.

Il colosso elettrico è stato confermato nell’indice Ftse4Good, sviluppato da Ftse Russell, a seguito della seconda revisione semestrale dell’indice nel 2018. L’indice classifica le principali società a livello globale valutandone le attività in campo ambientale, sociale e di governance (ESG). Ftse4Good ha inoltre confermato l’inclusione di tre controllate di gruppo, Endesa, Enel Américas ed Enel Chile.

Seguono a poca distanza A2A (+2,5%) e Italgas (+2%).

Tra i titoli a media capitalizzazione svetta Falck Renewables (+10,5%). La società ha aggiornato il piano industriale al 2021 sia in termini di capacità installata (1.430 MW, +4% rispetto al piano precedente), sia a livello di risultati operativi, con l’Ebitda a 213 milioni nel 2021, +2,4% sul dato precedente) e l’utile netto a 34 milioni, al netto della quota di competenza dei terzi (+33% sulle precedenti stime).

Il management ha inoltre definito la politica dei dividendi fino al 2021, che prevede la distribuzione di un importo maggiore tra un ammontare fisso già definito anno per anno e un pay-out del 40 per cento.

Seguono Iren (+4,8%), Hera (+2%), ed Erg (+1,8%).

Tra le Small Cap, bene Acsm-Agam (+2,2%). In frazionale rialzo Alerion Clean Power (+0,4%) ed Edison (0,2%).