Nella settimana dal 28 gennaio all’1 febbraio il Ftse Italia Tecnologia ha realizzato una perdita del 3,6%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-1,6%) e il Ftse Mib (-1,2%).
È stata un’ottava particolarmente ricca per i mercati internazionali, con i riflettori puntati prevalentemente sulla riunione della Fed e sulle trattative fra Stati Uniti e Cina. La banca centrale americana ha garantito un atteggiamento paziente e flessibile, rassicurando gli investitori, mentre le due superpotenze hanno concordato di proseguire i negoziati nelle prossime settimane.
Sul fronte macro si segnalano i non farm payrolls di gennaio sopra le attese, i dati deboli sull’attività manifatturiera europea e cinese e la contrazione del Pil italiano che segna l’entrata in recessione del Paese.
Tornando a piazza Affari, la big cap Stm termina i cinque giorni in ribasso del 3,2%, scontando qualche fisiologica presa di beneficio dopo i rialzi innescati dai risultati nella precedente ottava.
Da segnalare i risultati di Apple, cliente di Stm, che ha chiuso il trimestre al 29 dicembre con ricavi e utili in calo per la prima volta dopo dieci anni. Performance negative già anticipate comunque dal profit warning di inizio anno.
In rialzo la tlc Telecom Italia (+5,2%), sostenuta dalla comunicazione che Elliott è salita al 9,4% del capitale. Il fondo, che detiene ancora un collar sul titolo, ritiene che “ci siano diversi percorsi per Tim per aumentare il valore per gli azionisti, tra cui la separazione della rete fissa (NetCo) e la valutazione di opzioni di consolidamento del mercato, nonché la conversione delle azioni di risparmio”.
Male la mid cap Reply (-8,3%), mentre fra le small cap vola Itway (+47,5%) seguita da Tinexta (+11,5%) che ha diffuso i risultati preliminari del 2018, oltre alle linee guida strategiche e ai target del nuovo piano al 2021.
Bene l’operatore tlc Retelit (+4,6%), sostenuto in parte dalle voci su nuovi possibili acquisti da parte del socio Fiber 4.0.
Poco mossa Be (+0,1%), salita al 100% della controllata tedesca R&L AG.
Debole Gpi (-1,2%) che ha nominato Andrea Mora nuovo vicepresidente, così come Esprinet (2,1%) che ha pubblicato i dati di preconsuntivo 2018.
Sottotono anche Piteco (-1,4%), nonostante l’incremento di 37 nuovi clienti nel 2018, in accelerazione rispetto ai 30 dell’anno precedente e Tiscali (-3,1%), che ha emesso un prestito obbligazionario da 10,6 milioni e ha diffuso la nota sulla pfn, così come Acotel (+2,5%) e Itway.
Sul fronte dei risultati societari, a livello internazionale, si segnalano i conti di Samsung, Qualcomm, Amd, Microsoft e Sony.