Mattinata all’insegna del denaro sul titolo Fiera Milano che, intorno alle ore 10:40, scambia a 4,6 euro in rialzo del 3%, dopo la seduta di ieri chiusa a 4,46 euro (+2,4%), sovraperformando il Ftse Italia Star (+0,9%).
Da ieri gli acquisti sul titolo sono sostenuti dai giudizi degli analisti dopo la pubblicazione dei conti del 2018. Ieri Banca Akros ha infatti modificato la raccomandazione in “accumulate” da “neutral”, alzando il target price da 4,20 euro a 5 euro, mentre questa mattina Banca Imi ha rivisto al rialzo il prezzo obiettivo da 4,30 euro a 5,50 euro, mantenendo il giudizio “buy”.
I numeri del 2018 hanno messo in evidenza una leggera contrazione dei ricavi per 247,2 mln (-3,6% a/a vs 2017 riesposto) ed un miglioramento dei margini operativi, con l’Ebitda in progresso del 111,6% a 31,9 milioni. Il risultato netto è aumentato fino a 18,8 mln (1,6 mln nel 2017). La posizione finanziaria netta si è rivelata infine positiva per 24,8 mln (negativa per 0,8 mln nel 2017), superando di 15-20 milioni quanto comunicato precedentemente al mercato con il piano 2018-2022.
Il Cda proporrà agli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,13 euro, che mancava dal 2011.
In occasione della pubblicazione dei conti, Fiera Milano ha reso inoltre noto di aver alzato il target dell’Ebitda per il 2019 dai 31-33 precedentemente comunicati a 36-40 milioni. Alla luce dell’entrata in vigore dell’IFRS 16, l’Ebitda target rientrerà in un range di 84-88 milioni. A decorrere del 1° gennaio 2019, la società applicherà infatti il nuovo principio contabile, che produrrà effetti positivi sull’Ebitda per 48 milioni e sulla posizione finanziaria netta per 523 milioni.
Le quotazioni in borsa del titolo segnano un rialzo del 37% circa da inizio anno e del 76% circa dal 23 maggio 2018, data in cui la società ha presentato il piano strategico 2018-2022.