Salute – In frazionale rialzo (+0,5%), in evidenza Pierrel (+4,2%)

Nella scorsa settimana il Ftse Italia Salute ha riportato un +0,5 per cento, al di sopra sia del corrispondente europeo (-4,4%) sia del Ftse Mib (+0,2%).

Settimana nella quale gli investitori hanno mantenuto alta l’attenzione anche sulla Fed che ha lasciato immutato il costo del denaro e ha annunciato, diversamente dalle attese, che quest’anno non ci sarà alcun aumento dei tassi, aggiungendo che da maggio verrà rallentato il processo di normalizzazione di bilancio per arrivare al suo completo arresto a settembre.

Il tutto in un clima che resta incerto, in considerazione di alcuni temi quali il rallentamento economico mondiale e le trattative tra Usa e Cina, in attesa di sviluppi.

Tra le Big del settore unica positiva Diasorin (+4,1%).

Amplifon è rimasta invariata mentre Recordati ha ceduto l’1,1 per cento.

Deboli entrambe le Mid, Sol (-0,7%) e BB Biotech (-1,4%). I soci di quest’ultima hanno tra l’altro approvato la distribuzione di un dividendo di 3,05 Chf per azione.

Tra le Small la migliore è stata Pierrel (+4,2%) il cui Cda ha approvato il piano industriale 2019-2021.

Piano che stima per l’esercizio 2019, ricavi per 22,4 milioni e un Ebitda di 3,7 milioni, dati  entrambi in linea con quelli comunicati al mercato lo scorso 21 febbraio.

Inoltre, ha aggiornato i target per l’esercizio 2020, stimando ricavi per 24,1 milioni, in aumento di circa il 5% rispetto ai 23 milioni comunicati in precedenza, e un Ebitda di 4,6 milioni, con un incremento di circa il 35% rispetto ai 3,4 milioni precedentemente stimati.

Infine, il Cda ha approvato i principali obiettivi economico-finanziari per l’esercizio 2021, che mostrano ricavi a 28,7 milioni e un Ebitda di 6,2 milioni.

La società ha poi comunicato di aver ricevuto una relazione sullo stato di sviluppo del piano industriale 2018-2020, nella quale si attesta che il gruppo ha recuperato l’equilibrio finanziario, patrimoniale ed economico, raggiungendo e, in parte, superando gli obiettivi del Piano di Risanamento in anticipo rispetto al 2021, esercizio originariamente previsto come termine per la risoluzione della situazione di crisi del Gruppo Pierrel.

In calo invece dell’1,9% MolMed che ha annunciato i conti.

Nel quarto trimestre 2018 ha registrato ricavi pari a 9,9 milioni, in progresso del 18,2% su base annua e un utile netto di 0,8 milioni a fronte di una perdita di 0,4 milioni del quarto trimestre 2017.

Inoltre ha ottenuto da AIFA l’autorizzazione ad avviare in Italia la sperimentazione clinica di fase I/IIfirst in man con il proprio CAR-T CD44v6 per il trattamento di pazienti con leucemia mieloide acuta e mieloma multiplo.