Servizi Finanziari (+0,9%) – In luce Fineco (+0,5%), Azimut (+0,8%) e illimity (+2,9%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dello 0,9% e in linea all’omologo europeo (+1,2%), risentendo solo parzialmente della nuova frenata del comparto bancario (-0,5%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,4%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, aspettando che si avvicini l’eventualità che Stati Uniti e Cina possano effettivamente raggiungere un’intesa sulla tematica commerciale, con un accordo che potrebbe essere sottoscritto tra i due leader, Donald Trump e Xi Jinping, anche se il summit inizialmente previsto per fine mese sarà spostato, probabilmente a giugno. Intanto, i rappresentanti delle due superpotenze si incontreranno nuovamente questa settimana e quella successiva.

Ulteriore incertezza è generata dal fronte della Brexit, dopo che il primo ministro britannico, Theresa May, ha chiesto all’Unione Europea di allungare la scadenza per l’uscita, attualmente fissata al 29 marzo, fino al 30 giugno per sottoporre nuovamente l’accordo raggiunto all’approvazione del Parlamento, che ha deciso di gestire in maniera diretta la questione. L’UE non vorrebbe andare oltre il 22 maggio, prima delle votazioni europee del 26 maggio, ma solo in caso di via libera del Parlamento inglese all’intesa nei prossimi giorni. In caso contrario, il termine sarebbe prolungato fino al 12 aprile per una decisione.

In merito all’Italia, l’Istat ha ha confermato l’entrata in recessione tecnica per l’economia italiana, spingendo la Commissione Europea ad abbassare le previsioni di crescita per l’Italia al +0,2% per quest’anno e l’Ocse addirittura a -0,2 per cento.

La giornata sottotono del settore creditizio ha impattato solo in minima parte sui titoli dell’asset management, tra i quali prosegue il trend favorevole di Azimut (+0,8%), con la società che ha ridefinito le deleghe della prima linea manageriale e che secondo indiscrezioni di stampa starebbe valutando un taglio dei costi. Ok Fineco (+0,5%) e Anima (+2,6%), quest’ultima dopo che l’Ad Marco Carreri in un’intervista ha illustrato le strategie di crescita.

Bene Exor (+1,2%), mossasi in scia all’andamento positivo di quasi tutte le principali controllate quotate. Il cda della holding della famiglia Agnelli si riunirà mercoledì 27 marzo per approvare i conti del 2018.

Nel Mid Cap tenta un recupero Banca Ifis (+0,5%) dopo le vendite delle ultime sedute e con la Banca d’Italia che ha avviato un’ispezione ordinaria dopo le recenti operazioni straordinarie, mentre tornano i realizzi su doBank (-1,6%). Tornano gli acquisti su Cerved (+1,2%), che secondo rumor di stampa resta comunque nel mirino di altri fondi di private equity, in attesa di novità sul rinnovo del cda.

Sullo Small Cap altra seduta da dimenticare per Banca Intermobiliare (-1,2%), con la banca che potrebbe prendere in considerazione di crescere anche per linee esterne, mentre scatta illimity (+2,9%), supportata anche dall’avvio della copertura con un ‘buy’ da parte di Equita, come riportato da Bloomberg. Nuovamente in rosso Banca Sistema (-2,5%), dopo il rimbalzo di lunedì.