Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un progresso dell’1,1% e in linea all’omologo europeo (+0,7%), beneficiando della seduta brillante del comparto bancario (+1,6%) e “battendo” il Ftse Mib (+0,3%).
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, aspettando che si avvicini l’eventualità che Stati Uniti e Cina possano effettivamente raggiungere un’intesa sulla tematica commerciale, con i rappresentanti delle due superpotenze che si incontreranno nuovamente oggi, domani e la prossima settimana.
Ulteriore incertezza è generata dal fronte della Brexit, aspettando che il Parlamento britannico prenda una decisione su come muoversi e avere così maggiori certezze sui tempi dell’uscita.
In riferimento all’Italia, gli ultimi rumor di stampa indicano che l’esecutivo nella nuovo Def di aprile potrebbe ridurre le proiezioni di crescita per l’anno in corso allo 0,1%-0,2% dall’1% attuale, con il rapporto deficit/Pil che aumenterebbe al 2,3-2,4% dal 2,04 per cento.
“Non possiamo irrigidire la nostra politica di bilancio perché siamo nel mezzo di questa recessione, di questo rallentamento. Dobbiamo aumentare il nostro tasso di crescita e metterci su un sentiero di riduzione del rapporto debito/Pil. Anche il deficit va ridotto, ma crediamo che sia sotto controllo anche se il Paese è tra la recessione e la stagnazione”, ha dichiarato alla stampa l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria.
La seduta pimpante del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali risulta ancora tonica Azimut (+0,8%), con BlackRock salito oltre il 6% del capitale. Ok Fineco (+0,4%), su cui Banca Imi, come riportato da Bloomberg, ha alzato il target price da 8,70 euro a 10,3 euro. In luce Anima (+1,5%), dopo che l’Ad Marco Carreri in un’intervista ha illustrato le strategie di crescita.
In evidenza Exor (+1,5%), mossasi in scia all’andamento positivo della controllata quotata Fca e il cui cda ha approvato i conti del 2018.
Nel Mid Cap frena nuovamente Banca Ifis (-0,3%) con la Banca d’Italia che ha avviato un’ispezione ordinaria dopo le recenti operazioni straordinarie, mentre proseguono le prese di beneficio su doBank (-2,7%). Ritraccia Cerved (-2,2%), che secondo rumor di stampa resta comunque nel mirino di altri fondi di private equity, in attesa di novità sul rinnovo del cda.
Sullo Small Cap recupera parzialmente Banca Intermobiliare (+1,6%), con la banca che potrebbe prendere in considerazione di crescere anche per linee esterne, mentre illimity (+1,6%) prosegue l’ottimo momento, supportata anche dall’avvio della copertura con un ‘buy’ da parte di Equita, come riportato da Bloomberg. Denaro su DeA Capital (+1,7%), il cui fondo IDeA Taste ha acquistato il 70% di “Alice Pizza”.