Il Ftse Italia Servizi Finanziari archivia la settimana con un guadagno del 2,3% e in linea all’omologo europeo (+1,7%), beneficiando degli acquisti sul comparto bancario (+0,7%) e “battendo” il Ftse Mib (+1%).
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, aspettando che si avvicini l’eventualità che Stati Uniti e Cina possano effettivamente raggiungere un’intesa sulla tematica commerciale, con i rappresentanti delle due superpotenze che si sono incontrati la scorsa ottava e lo faranno anche in questa.
Ulteriore incertezza è generata dal fronte della Brexit, con il Parlamento inglese che ha bocciato per la terza volta l’accordo raggiunto dal premier Theresa May con l’Unione Europea, il cui presidente, Donald Tusk, ha convocato un vertice straordinario dei capi di Stato e di Governo il prossimo 10 aprile. La data per l’uscita (no-deal) a questo punto resterebbe il 12 aprile.
In riferimento all’Italia, gli ultimi rumor di stampa indicano che l’esecutivo nella nuovo Def di aprile potrebbe ridurre le proiezioni di crescita per l’anno in corso allo 0,1%-0,2% dall’1% attuale, con il rapporto deficit/Pil che aumenterebbe al 2,3-2,4% dal 2,04 per cento.
La settimana positiva del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali scatta Azimut (+4%), con BlackRock salito oltre il 6% del capitale. In luce Anima (+3,9%), dopo l’intervista in cui l’Ad Marco Carreri ha illustrato le strategie di crescita.
Sugli scudi Exor (+3,1%), mossasi in scia all’andamento prevalentemente positivo delle controllate quotate e i cui conti 2018 hanno messo in luce un calo del Nav per azione a 82,22 dollari (-13,6% a/a).
Nel Mid Cap lettera su Banca Ifis (-2,6%) con la Banca d’Italia che ha avviato un’ispezione ordinaria dopo le recenti operazioni straordinarie, mentre sono scattati forti realizzi su doBank (-5,2%). Sottotono Cerved (-1,3%), che secondo rumor di stampa resta comunque nel mirino di altri fondi di private equity, in attesa di novità sul rinnovo del cda.
Sullo Small Cap sotto pressione Banca Intermobiliare (-5,2%), con la banca che potrebbe crescere anche per linee esterne, mentre si mette in luce DeA Capital (+1,4%), il cui fondo IDeA Taste ha acquistato il 70% di “Alice Pizza”. Vola illimity (+6,7%), supportata anche dall’avvio della copertura con una raccomandazione ‘buy’ con target price a 12,50 euro da parte di Equita, come riportato da Bloomberg.