BAE Systems – Aumentano gli ordini nel 2018 grazie al business aeronautico

Nell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2018 BAE Systems ha totalizzato ricavi consolidati per 16,8 miliardi di sterline (-2,3% a/a), un Ebitda di 2,0 miliardi (-6,1% a/a) e un risultato netto di 1,0 miliardi (+20,5% a/a). A fine periodo l’indebitamento finanziario netto era pari a 1,2 miliardi di sterline.

Nell’esercizio 2018, il fatturato di BAE Systems è sceso del 2,3% a/a a 16,8 miliardi di sterline a causa dell’andamento delle business units Air (-11,6% da 6,3 miliardi a 5,6 miliardi) e Cyber & Intelligence (-7,7% da 1,8 miliardi a 1,7 miliardi).

Una dinamica parzialmente compensata dalle performance positive di Electronic Systems (+10,2% da 3,6 miliardi a 4,0 miliardi) e Maritime (+3,3% da 2,8 miliardi a 2,9 miliardi). Sostanzialmente stabili i ricavi della divisione Platform & Services (+0,6% da 2,85 miliardi a 2,86 miliardi)

Gli ordini acquisiti nel periodo sono stati pari a 28,3 miliardi di sterline, in aumento del 39,6% rispetto ai 20,3 miliardi del 2017 grazie soprattutto alla divisione Air, le cui acquisizioni sono salite a 14,8 miliardi (6,1 miliardi nel 2017) principalmente per la stipula di un contratto con il governo del Qatar per 24 caccia multiruolo Typhoon e 24 aerei Hawk.

Anche il book to bill cresce, dal 18x del 2017 all’1,68x dell’esercizio 2018.

Pertanto, il portafoglio ordini al 31 dicembre 2018 era pari a 48,4 miliardi di sterline, in aumento del 25,1% rispetto ai 38,7 miliardi del 2017 grazie soprattutto al progresso della divisione Air, i cui ordini complessivi passano da 19,5 miliardi a 27,4 miliardi

Proseguendo l’analisi del conto economico, l’Ebitda scende del 6,1% a 2,0 miliardi di sterline (12,0% dei ricavi) rispetto ai 2,15 miliardi dell’esercizio precedente (12,5% del fatturato).

Al contrario, grazie il calo degli ammortamenti da 728 milioni a 411 milioni, l’Ebit risulta in progresso del 13,1% da 1,4 miliardi (8,2% dei ricavi) a 1,6 miliardi (9,5% del fatturato).

Più in dettaglio, l’Ebit aumenta grazie soprattutto alla divisone Cyber & Intelligence che passa da un risultato negativo di 361 milioni a un saldo positivo di 59 milioni e in parte alla diviene Electronic Systems in crescita del 13,2% da 521 milioni a 590 milioni.

In calo invece l’Ebit delle altre divisioni del gruppo, con la business unit Platforms & Services che scende del 24,3% da 213 a 161 milioni, il reparto Air che segna un -11,8% da 918 milioni a 810 milioni e il Maritime che registra un -20,4% da 240 a 191 milioni.

Infine, dopo oneri fiscali in calo da 216 milioni (tax rate del 20,1%) a 191 milioni (tax rate del 15,6%), il risultato netto si è attestato a 1,0 miliardi (6,1% dei ricavi) in aumento del 20,5% rispetto agli 857 milioni del 2017 (5,0% del fatturato).

La struttura finanziaria consolidata vede un patrimonio netto che passa dai 4,8 miliardi di sterline del 31 dicembre 2017 (con un ratio total asset/ equity pari a 4,84x) ai 5,6 miliardi del 31 dicembre 2018 (con un ratio total asset/ equity pari a 4,40x).

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 era pari a 1,2 miliardi, in aumento rispetto agli 1,0 miliardi del 31 dicembre 2017, con la componente a breve della Pfn positiva per 2,4 miliardi (positiva per 3,2 miliardi a fine 2017).

L’andamento della Pfn e la contestuale riduzione dell’Ebitda causano un innalzamento del rapporto Net debt / Ebitda da 0,48x a 0,62x, mentre la crescita del patrimonio netto permette al ratio net debt / Equity di rimanere sostanzialmente stabile e pari a 0,22x.

Infine, il roe passa dal 18,0% al 18,4% per il contestuale aumento sia dell’utile netto che dell’equity.I flussi di cassa operativi nel 2018 sono stati pari a 1,0 miliardi di sterline e sono stati utilizzati per finanziare l’attività di investimento pari 341 milioni e la distribuzione dei dividendi per un importo di 731 milioni.

Dopo essere stata respinta dalla resistenza a 675 pence, che corrisponde anche al massimo storico già testato a giugno 2017, l’azione a fine luglio 2018 ha iniziato una fase discendente che l’ha portata a inizio dicembre sul supporto in area 455 pence, dal quale ha tentato senza successo di allontanarsi nel bimestre gennaio-febbraio 2019.

Ad oggi il titolo scambia sui 485 pence.