Impiantistica – Rolls Royce, i costi straordinari e il fair value sui cambi affossano i conti 2018

Nell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2018 Rolls Royce ha totalizzato ricavi consolidati per 15,7 miliardi di sterline (+6,7% a/a), un Ebit di -1,1 miliardi (+366 milioni nel 2017) e un risultato netto di -2,4 miliardi (+3,4 miliardi nel 2017). A fine periodo la posizione finanziaria netta era positiva e pari a 312 milioni di sterline.

Rolls-Royce Holdings plc è una società britannica focalizzata su sistemi di alimentazione e propulsione per l’industria aeronautica.

L’azienda è organizzata nelle seguenti business units:

  • Civil Aerospace, impegnata nello sviluppo, produzione, commercializzazione e vendita di motori aeronautici commerciali e dei servizi post-vendita;
  • Power Systems, dedicata allo sviluppo, produzione, commercializzazione e vendita di motori, sistemi di alimentazione alternativi e sistemi nucleari per la produzione di energia a scopi civili,
  • Defense, focalizzata nello sviluppo, produzione, commercializzazione e vendita di motori aeronautici militari e servizi post-vendita, in vari segmenti, compresi gli aerei da combattimento, i velivoli da addestramento gli elicotteri. La divisione include anche i motori navali e sottomarini;
  • ITP Aero, che consolida i risultati della controllata spagnola ITP Aero, impegnata nella progettazione, ricerca e sviluppo, produzione, assemblaggio e collaudo di motori aeronautici e turbine a gas.

Breakdown ricavi

Nell’esercizio 2018, il fatturato di Rolls Royce è salito del 6,7% a/a a 15,7 miliardi di sterline grazie soprattutto all’andamento della divisione Civil Aerospace che avanza dell’11,8% da 6,6 miliardi a 7,4 miliardi (46,9% del totale) e della business unit Power System che cresce del 16,9% da 3,0 miliardi a 3,5 miliardi (22,2% del totale).

Positivo anche l’apporto della neoacquisita ITP Aero il cui contributo ai ricavi consolidati passa da 725 milioni a 779 milioni (+7,4%).

In controtendenza invece il settore Difesa che registra un -1,9% a 3,1 miliardi (19,9% del totale) dai 3,2 miliardi dl 2017 (21,6% del totale).

Al 31 dicembre il portafoglio ordini era pari a 64,1 miliardi di sterline (55,0 miliardi al 31 dicembre 2017) ed era così ripartito: 52,3 miliardi sono relativi alla business unit Civil Aerospace, 31 miliardi alla divisione Power Systems, 7,8 miliardi al reparto Difesa e i restanti 0,9 miliardi rappresentano il contributo di ITP Aero.

Il conto economico

Il 2018 vede il crollo dell’Ebit da 366 milioni a -1,2 miliardi di sterline principalmente a causa di oneri straordinari per 186 milioni relativi al programma Trent 900 (per la decisione di Airbus interrompere la produzione degli aeromobili A380), di oneri supplementari per 790 milioni inerenti il motore Trent 1000 (per problemi alle pale dei compressori), nonché di costi di ristrutturazione non ricorrenti per 317 milioni.

Nonostante i sopracitati problemi di natura operativa, è la gestione finanziaria (positiva per 2,7 miliardi nel 2017 e negativa per 2,1 miliardi nel 29018) a incidere maggiormente sui conti del 2018, a causa del fair value dei derivati sui cambi, il cui saldo è stato positivo per 2,6 miliardi nel 2017 e negativo per 2,1 miliardi nel 2018.

Pertanto, sebbene la fiscalità passi da un carico di 515 milioni a un beneficio di 554 milioni, il risultato netto passa da un utile di 3,4 miliardi a una perdita di 2,4 miliardi.

Lo stato patrimoniale

Da un punto di vista patrimoniale, alla chiusura dell’esercizio 2018 l’equity risultava negativo per 1,1 miliardi di sterline (positivo per 933 milioni al 31 dicembre 2017).

Al contrario la posizione finanziaria netta passa da un saldo debitorio di 538 milioni a un valore positivo per 312 milioni grazie all’andamento dei cash flows.

Poiché la posizione finanziaria netta è positiva, i ratios Net Debt / Ebitda e Net Debt / Equity perdono di significato in quanto sono indicatori della sostenibilità dell’indebitamento.

I flussi di cassa

I flussi di cassa operativi sono stati pari a 2,2 miliardi, già inclusivi dell’apporto derivante dalla variazione del capitale circolante, e sono stati impiegati per 1,0 miliardi nell’attività di investimento, per 216 milioni nel rimorso delle azioni di classe C e per 68 milioni nel pagamento netto di interessi.

Previsioni degli analisti

In base ai dati raccolti da Bloomberg, le view degli analisti sull’azione ordinaria possono essere così sintetizzate:

Andamento dell’azione ordinaria

Nel 2018 e nei primi mesi del 2019 l’azione ordinaria si è mossa nel canale orizzontale tra 820 pence 1.000 penc, nonostante una rottura al rialzo che a inizio agosto ha portato il titolo sopra i 1.090 pence e di una al ribasso tra novembre 2018 e gennaio 2018 che ha compresso le quotazioni fino a 760 pence.