Nella scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato +0,1%, facendo meglio sia del corrispondente indice europeo (-0,1%) sia, soprattutto, del Ftse Mib (-4,1%), che ha risentito del clima ancora fortemente condizionato dalle incertezze legate allo scontro commerciale fra Stati Uniti e Cina.
Tra le Big, ben comprata Terna (+3,4%), il cui Cda ha approvato i conti dei primi tre mesi del 2019, con l’Ebitda aumentato del 2,7% a 420,2 milioni (+0,8% vs consensus).
Snam (+1,2%) ha firmato un Memorandum of Understanding con Cisco per sviluppare iniziative congiunte di ricerca, sviluppo e innovazione in ambito Industrial Internet of Things e per formare le future generazioni di professionisti digitali.
Segue Hera (+1,1%) che si è aggiudicata la gara per l’acquisizione del 100% di Cosea Ambiente, gestore del servizio rifiuti urbani e assimilati di proprietà di 20 Comuni dell’Appennino tosco-emiliano.
La società inoltre ha pubblicato il Bilancio di sostenibilità 2018.
Enel ha contenuto le perdite (-0,8%). Il Cda del colosso elettrico italiano ha approvato i risultati consolidati relativi al 1° trimestre 2019, con l’Ebitda che è salito del 12,7% a 4.548 milioni.
La divisione dedicata ai servizi energetici avanzati, Enel X, si è aggiudicata 218 MW di capacità di gestione della domanda (demand response) nell’ultima gara indetta da EirGrid Group, per il periodo ottobre 2022 – settembre 2023.
La controllata spagnola Endesa nei primi tre mesi del 2019 ha riportato un Ebitda in crescita del 5,5% a 928 milioni (vs 910 milioni del consensus).
Tra le Mid, in testa Falck Renewables (+5%). Il titolo ha beneficiato dei positivi risultati ottenuti dal gruppo nei primi tre mesi del 2019, con un utile ante imposte balzato del 18,6% a 35,3 milioni.
La società ha anche sottoscritto con Vestas Norway un contratto di fornitura per l’acquisto di 5 turbine eoliche per il proprio parco di Okla in Norvegia, per una capacità complessiva di 21 MW e un valore totale di circa 13,1 milioni.
Acquisti anche su Acea (+3,2%), il cui Cda ha autorizzato l’emissione, a valere sul proprio Programma EMTN, di uno o più prestiti obbligazionari non subordinati per un controvalore complessivo massimo di 500 milioni.
Tonfo di Ascopiave (-11,4%) che lo scorso 6 maggio ha staccato un dividendo complessivo di 0,3383 euro per azione, di cui 0,125 euro ordinario (0,18 euro nel 2018) e 0,2133 euro straordinario.
Deboli le Small. Unica positiva Edison (+0,2%). Il gruppo nel primo trimestre 2019 ha riportato un utile di pertinenza dei soci di 79 milioni, quasi raddoppiato rispetto ai 42 milioni registrati nello stesso periodo del 2018.
Segue TerniEnergia (-1%) che parteciperà all’African Utility Week 2019 attraverso Sundrone, controllata al 59% Softeco Sismat (100% Ternienergia), per presentare un servizio di O&M predittivo per impianti fotovoltaici di taglia industriale.
Più consistenti le vendite su Alerion Clean Power (-2,9%) in scia alla pubblicazione dei conti del 1° trimestre del 2019 con ricavi in calo su base annua del 5,1% a 18,5 milioni.
Debacle di Seri Industrial (-15,9%) il cui Cda si farà assistere da una società di revisione nella verifica dei rilievi ricevuti da BDO Italia, che aveva dichiarato l’impossibilità ad esprimere un giudizio sul bilancio civilistico e consolidato chiusi al 31 dicembre 2018.