Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un rialzo dello 0,3% e allineato all’analogo europeo (+0,5%), beneficiando della seduta tonica del comparto bancario (+1,5%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,6%).
Sullo sfondo permangono i timori per la frenata della crescita mondiale, innescati dai dubbi sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, dopo le nuove tensioni a colpi di tariffe reciproche, con i dubbi che la fanno da padrone sul proseguimento dei colloqui.
Sul versante nazionale, la Commissione UE sostiene che l’Italia dalle regole europee sul bilancio a causa del suo elevato debito pubblico e, pertanto, ritiene che l’avvio di una procedura di infrazione sia giustificata.
Il vice presidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha dichiarato di voler evitare “la guerra” allo con la Commissione UE riguardo al bilancio pubblico.
“L’ultima delle nostre intenzioni è andare allo scontro con Bruxelles. Penso che questo convenga anche all’Europa, un’Italia che corre e non un’Italia che passeggia e quindi sono convinto che tra persone di buon senso un accordo si trova”, ha affermato alla stampa il capo della Lega.
Lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, mirano a trovare un accordo con la Commissione Europea. Il ministro dell’Economia ha dichiarato di attendersi un rapporto deficit/Pil del 2,1-2,2% per il 2019.
Il buon andamento del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib resiste Azimut (+0,1%), con il presidente Pietro Giuliani che ha ribadito il target di utile netto superiore ai 300 milioni per il 2019.
Sempre sul listino principale brilla Banca Generali (+2,2%), supportata dalla solida performance della raccolta netta di maggio.
Acquisti su Exor (+0,5%), mossasi in scia all’andamento positivo delle principali controllate quotate.
Tra le Mid Cap risale Banca Ifis (+0,6%), i cui vertici in autunno presenteranno il nuovo piano industriale, mentre si interrompe il rimbalzo di doBank (-0,6%), più vicina alla revoca della licenza bancaria. Ok Cerved (+0,6%), che secondo rumor farebbe parte di una cordata interessata a rilevare la piattaforma di servicing del gruppo bancario ellenico Eurobank.
Ancora positiva Nexi (+0,1%), dopo i rialzi degli ultimi giorni e che il prossimo 24 giugno farà il suo ingresso nel Ftse Mib.
Tra le Small Cap prova un recupero Banca Sistema (+0,5%), il cui turnover factoring ha superato il miliardo da inizio anno, mentre proseguono le vendite su Banca Intermobiliare (-3,5%), il cui presidente si è dimesso.