Servizi Finanziari (+0,6%) – Avvio ok per l’asset management

Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un progresso dello 0,6% e al di sotto dell’analogo europeo (+1,8%), non risentendo della frenata finale del comparto bancario (-0,9%) e “battendo” il Ftse Mib (+0,1%).

Sullo sfondo permangono i timori per la frenata della crescita mondiale, alimentati dai dubbi sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, che sembrano attenuarsi pero ora dopo il vertice tra i due presidenti al G20 di sabato scorso che ha sancito la ripresa ufficiale dei negoziati.

Sul versante nazionale, il focus rimane sull’inizio della “trattativa” tra Commissione UE ed esecutivo di Roma per scongiurare l’avvio della procedura di infrazione contro l’Italia per debito eccessivo.

“Confido sempre di poterla evitare. I numeri sono positivi, non sono cambiati”, ha affermato alla stampa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Ieri si è svolto il Consiglio dei Ministri per l’assestamento di bilancio (adesso il rapporto deficit/Pil è stimato al 2,04% per il 2019), mentre la Commissione UE non dovrebbe decidere oggi come ci si attendeva.

Il rallentamento in extremis del settore creditizio ha impattato solo in minima parte sui titoli dell’asset management, tra cui sul Ftse Mib prevale il denaro su Azimut (+0,4%) e Fineco (+0,5%), mentre sul Mid Cap si mette in evidenza Banca Generali (+0,7%).

Sul Ftse Mib tiene Nexi (+0,4%), entrata nel listino principale di Piazza Affari una settimana fa.

Sul Mid Cap ritraccia doValue (-0,7%), che ha ottenuto la revoca della licenza bancaria e ha perfezionato l’acquisto di Altamira, mentre rimbalza Banca Ifis (+4,1%), il cui management sta lavorando al nuovo piano industriale. In rosso Cerved (-0,9%), con Mps che ha esercitato il recesso dal contratto di special servicing in essere con la controllata Juliet.

Tra le Small Cap in luce Banca Sistema (+1,9%), la cui controllata attiva nel credito su ha ricevuto l’ok di Bankitalia ad operare. Stop per Banca Intermobiliare (-3,1%), che nei giorni scorsi ha ricevuto da Bankitalia i requisiti minimi da rispettare, mentre gli acquisti premiano Mittel (+1,1%), che ha investito 11,4 milioni nel settore arredo bagno e concluso un accordo in quello delle RSA.