Shedirpharma è una Pmi innovativa attiva dal 2008 nel settore dell’Healthcare, e più in particolare nella Nutraceutica, oltreché dal 2017 anche della farmaceutica. Una realtà, precisa Antonio Scala, Ceo di Shedirpharma, “specializzata nella ricerca, formulazione, sviluppo e commercializzazione di prodotti nutraceutici, dermocosmetici, dispositivi medici e prodotti farmaceutici”.
Il gruppo, aggiunge il capo azienda, “può contare su un portafoglio prodotti di circa 300 referenze in grado di coprire 15 aree terapeutiche ed opera attraverso un modello di business ‘asset light’ concentrandosi sulle attività a maggior valore aggiunto quali ricerca, qualità, marketing e distribuzione, esternalizzando invece la fase della produzione”.
E la ricerca “è attuata grazie al lavoro di un team dedicato, nonché alla collaborazione con le principali università italiane ed enti di ricerca privati. Attività grazie la quale abbiamo depositato cinque brevetti, cui si aggiungono le oltre 50 domande in corso di approvazione. Attività che è e resterà centrale per la nostra azienda”.
La vendita dei prodotti, prosegue Scala, “viene invece realizzata attraverso una rete capillare di oltre 800 agenti monomandatari e grossisti di primario standing che a loro volta riforniscono in autonomia farmacie e parafarmacie”.
Una struttura operativa che presto potrà contare sulle risorse rivenienti dalla quotazione. Risorse grazie le quali accelerare il percorso di crescita. E fra gli obiettivi strategici vi è l’ulteriore allargamento del portafoglio prodotti, il consolidamento dell’attività di ricerca e lo sviluppo della rete all’esterno (internazionalizzazione). Inoltre la società ha recentemente lanciato una linea per il mondo dei veterinari, con il marchio Shedir Pet.
Strategie la cui validità trova riscontro anche nella crescita a doppia cifra evidenziata dai conti 2018, con ricavi consolidati aumentati del 16,6% a 47 milioni e un Ebitda salito del 28% a 11 milioni, con un’incidenza sul fatturato nell’ordine del 24 per cento. Ancora più marcato il progresso dell’utile, balzato dell’82% a oltre 6 milioni. Da rilevare inoltre la solidità della struttura patrimoniale, che mette in luce una posizione finanziaria netta di 15 milioni e un rapporto PFN/Ebitda di 1.3x.
Un trend positivo destinato a rafforzarsi e riscontrabile già nei primi tre mesi del 2019, quando il giro d’affari ha messo in luce un progresso del 20 per cento.
E non è tutto in quanto la società potrà presto spingere ulteriormente sullo sviluppo utilizzando, per cogliere le opportunità sul fronte M&A, anche gli 11,5 milioni che verranno raccolti dall’aumento di capitale (comprensiva di greenshoe) nell’ambito del processo di quotazione attualmente in corso sull’Aim Italia.
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