Si è chiusa la prima fase dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulle azioni ordinarie di Mediobanca.
Le richieste di adesione hanno raggiunto quota 506.633.074, pari al 62,2951% delle azioni oggetto dell’offerta, superando ampiamente la soglia minima del 35% e consolidando così il controllo su Mediobanca.
Monte dei Paschi, nell’ultima giornata di adesione all’Opas, supera così la soglia del 50%, necessaria per avere la maggioranza assoluta dell’assemblea e quindi il controllo di diritto di Mediobanca.
Dal prossimo 15 settembre, data di pagamento del corrispettivo dell’offerta, l’istituto guidato da Alberto Nagel (di cui si attendono le dimissioni) diventerà a tutti gli effetti una controllata del Monte, catapultato nella plancia di comando delle Generali.
Durante il periodo di adesione sono state consegnate 506,6 milioni di azioni, pari al 62,29% del capitale, di cui il 16,5% oggi 8 settembre, ultima giornata utile per apportare titoli.
Appare ormai scontato che MPS, tra il 16 e il 22 settembre, quando verranno riaperti i termini per aderire, riuscirà a superare la soglia del 66,7%. Questo permetterà a Monte Paschi di disporre della maggioranza necessaria per delistare Mediobanca attraverso una fusione e rendere più agevole un processo di integrazione.
























