Leonardo – Utile netto balza a 349 milioni nel 1H 2019

Leonardo ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con risultati superiori alle attese, sia per ricavi che per gestione operativa, grazie al miglioramento riscontrato in tutte le linee di business. Positiva anche la raccolta ordini, nettamente superiore rispetto al 1H 2018. Il periodo si è quindi chiuso con un utile netto ordinario più che raddoppiato a 252 milioni, che raggiunge i 349 milioni includendo l’impatto positivo delle componenti straordinarie. Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto sale a 4,1 miliardi con un FOCF in peggioramento e negativo per circa 1,05 miliardi, ma leggermente migliore delle attese. Infine, il management ha confermato la guidance 2019.

Nel secondo trimestre dell’anno il giro d’affari consolidato di Leonardo è cresciuto del 6,7% a 5.962 milioni, attestandosi al di sopra dei 5.875 milioni previsti dagli analisti.

L’andamento dei ricavi riflette in particolare il deciso miglioramento della divisione Elettronica per la Difesa e Sicurezza che ha rilevato un fatturato in crescita del 13,4% a 2.860 milioni. In particolare, si segnala la forte crescita messa a segno da DRS (+26%) e dagli Airborne Systems.

Leggero miglioramento anche per la divisione Elicotteri (+3,6% a 1.895 milioni) che ha confermato il percorso di crescita grazie alle maggiori attività legate ai programmi militari-governativi, che hanno confermato lo slittamento di alcune commesse per gli elicotteri civili.

Lieve calo invece per i ricavi dell’Aeronautica (-2,6% a 1.389 milioni).

Per quanto riguarda il backlog, nel periodo sono stati raccolti nuovi ordini per 6.145 milioni, corrispondenti a un book-to-bill superiore a 1x. Un dato che supera del 33,5% i 4.604 milioni dell’anno precedente e si pone al di sopra dei 5.048 previsti dal consensus.

L’order intake è risultato più forte in tutti i settori, in particolare nell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza (+44,2%), sia in Europa che in DRS, e negli Elicotteri (+28,4%).

Il portafoglio ordini al 30 giugno 2019 risulta dunque pari a 36,3 miliardi, in aumento rispetto ai 36,1 miliardi rilevati a fine 2018 e corrispondente a una copertura in termini di produzione pari a circa 3 anni.

Nella gestione operativa, l’Ebitda è cresciuto del 3,6% a 487 milioni (470 milioni il consensus), con un’incidenza sul fatturato dell’8,2% (-20 basis point), grazie alle migliori performance di Elicotteri (+31%) e di Elettronica per la Difesa e Sicurezza (+10%).

I business hanno così compensato il lieve calo della divisione Aeronautica e delle attività manifatturiere della Space Alliance.

L’Ebit è invece quasi raddoppiato a 462 milioni (435 milioni il consensus), portando il margine sui ricavi dal 4,3 al 7,7 per cento.

Un andamento che rispecchia, oltre alla migliore performance operativa, anche minori oneri di ristrutturazione e il completamento di parte degli ammortamenti legati all’acquisizione di DRS.

Il periodo si è dunque chiuso con un risultato netto ordinario pari a 252 milioni, più che raddoppiato rispetto ai 106 milioni dell’anno precedente e superiore ai 232 milioni previsti dal consensus.

Al lordo degli effetti del rilascio di parte del fondo stanziato in occasione della cessione del business trasporti di Ansaldo Breda, pari a un contributo positivo di 97 milioni, l’utile netto raggiunge i 349 milioni, più che triplicato rispetto al 1H 2018.

Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno risulta pari a 4.098 milioni, in aumento rispetto ai 2.351 milioni rilevati a fine 2018.

L’incremento è ascrivibile per 458 milioni agli effetti dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 – Leasing, per 110 milioni all’acquisizione di Vitrociset e all’andamento negativo del FOCF.

Quest’ultimo nel periodo è risultato negativo per 1.050 milioni, rispetto ai -809 milioni del 1H 18 e ai -1.093 milioni stimati dal consensus, principalmente per effetto delle necessità di cassa e del diverso profilo finanziario di alcuni contratti.

Infine, il management ha confermato la guidance 2019 che prevede nuovi ordini per 12,5-13,5 miliardi, ricavi pari a 12,5-13 miliardi, un Ebita di 1.175-1.225 milioni, un FOCF positivo per circa 200 milioni e un indebitamento finanziario netto post IFRS 16 pari a 2,8 miliardi.