Utility (+0,9%) – Acquisti su Hera (+1,9%) e Acsm Agam (+2,5%)

Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in rialzo dello 0,9%, facendo meglio sia del corrispondente indice europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities (+0,6%) sia del Ftse Mib (+0,8%).

Chiusura positiva per le borse europee, sostenute dal rimbalzo di Wall Street.

La banca centrale statunitense, per la prima volta in oltre un decennio, ha abbassato i tassi di interesse di 25 punti base come da attese, deludendo chi si aspettava un intervento più consistente. Nella conferenza stampa post meeting, inoltre, Powell ha utilizzato toni giudicati piuttosto restrittivi, facendo intendere che la mossa non aprirà la strada ad un ciclo di tagli, pur non escludendo nuovi interventi sul costo del denaro.

Ora l’attenzione si sposta sul report americano relativo al mercato del lavoro nel mese di luglio, in uscita oggi.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund supera nuovamente i 200 punti base (a 203 bp), con il rendimento del decennale italiano all’1,58 per cento.

Venendo al comparto utility ed energie rinnovabili, tra le Big, in testa Italgas (+2,1%), seguita a stretto giro da Hera (+1,9%).

Snam (+1,7%) ha approvato i conti del primo semestre 2019.

La società guidata da Marco Alverà ha inoltre convocato, per il prossimo 23 ottobre, i soci in sede straordinaria e ordinaria per deliberare rispettivamente su modifiche statutarie e conferimento del nuovo incarico di revisione legale dei conti.

Enel (+0,7%) ha approvato i conti consolidati dei primi sei mesi del 2019.

Tra le Mid, Acea chiude in progresso del 2,9 per cento in scia ai conti del periodo gennaio-giugno dell’anno in corso.

Iren (+1,8%) si mostra fiduciosa in attesa che le banche azioniste di Sorgenia alzino il velo sulla shortlist stilata per portare a conclusione il processo di vendita, avviato dopo il risanamento del debito della società.

Tonfo per Falck Renewables che chiude in coda a -4,5 per cento.

Tra le Small, in luce Acsm Agam (+2,5%) nella giornata della semestrale.

In ultima posizione Seri Industrial (-1,2%) dopo le dimissioni dal Presidente, Ad e di altri due consiglieri. Il Cda uscente ha inoltre deliberato di avviare un’istruttoria rispetto a eventuali profili di illegittimità inerenti i rapporti tra alcuni membri del Collegio Sindacale.

La società attiva nel settore degli degli accumulatori elettrici ha comunicato l’ammontare dell’indebitamento finanziario netto di gruppo che a fine giugno è diminuito a 54,4 milioni.