Banche (+1,7%) – Bene Banco Bpm (+2%), Ubi (+2,1%) e Mps (+2,4%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dell’1,7% e in linea all’omologo europeo (+1,9%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,5%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, anche a causa delle persistenze incertezze sulla questione commerciale Usa-Cina, dopo gli scontri degli ultimi giorni.

Per quanto riguarda l’Italia, a farla da padrone sono i dubbi circa la tenuta del Governo, a causa dei contrasti di Lega e Movimento 5 Stelle su varie tematiche, con Matteo Salvini che pretende una manovra economica “coraggiosa” e con la Lega che ha fatto presente che l’unica alternativa è tornare al voto.

In questo contesto, nonostante lo spread sia risalito in area 210 pb (fonte Mts Markets), inl comparto bancario ha tentato un rimbalzo, mentre volge al termine la tornata delle trimestrali.

Acquisti su quasi tutti i titolo del Ftse Mib, inclusa Banco Bpm (+2%), dopo che il mercato ha apprezzato la trimestrale messa in luce. Bene Ubi (+2,1%), che secondo rumor di stampa potrebbe ricevere a breve offerte per il business assicurativo, mentre frena Bper (-1%), dopo risultati trimestrali in calo.

Sul Mid Cap tiene Credem (+0,1%), mentre frena Popolare Sondrio (-0,3%), con i cda delle due banche che hanno approvato ieri i conti semestrali. Scatta Creval (+5,4%), che ha diffuso i conti trimestrali e il cui Ad Luigi Lovaglio ha investito nella banca.

Risale Mps (+2,4%), con la banca che prosegue con il de-risking e che ha avviato l’iter per cedere 350 milioni di immobili.

Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se sospesa dalle contrattazioni, con il piano di salvataggio, che coinvolge Cassa Centrale Banca, che ha avuto il via libera definitivo del Fitd. Nei prossimi giorni, secondo i rumor di stampa, potrebbe arrivare il via libera della Bce.

In evidenza Banca Finnat (+1,7%), la cui semestrale ha messo in luce una significativa crescita.