Nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda ha terminato a +1%, al di sotto del corrispondente indice europeo di confronto (+1,3%).
Sull’asse Usa-Cina filtrano segnali distensivi con la Banca Centrale cinese che si è mossa per stabilizzare lo yuan poco sopra i 7 dollari, dopo che ad inizio ottava era sceso sotto tale soglia per la prima volta dopo 11 anni.
Nel Ftse Mib Moncler e Salvatore Ferragamo avanzano rispettivamente dell’1,3% e dello 0,7 per cento.
Seduta a due velocità per le Mid cap con Tod’s (-2%), frenata dai risultati del primo semestre 2019, chiuso con ricavi a 454,6 milioni (-4,7%) e una perdita netta di 5,7 milioni.
A livello trimestrale le vendite si sono ridotte del 5% a 245,4 milioni, deludendo il consensus raccolto da Bloomberg (-2,9%). Una dinamica che ha risentito prevalentemente del minor fatturato realizzato in Italia, in Europa e dei prodotti Tod’s.
Inoltre, il board ha approvato la fusione per incorporazione nel gruppo di Holpaf B.V. e Italiantouch.
Invece, Brunello Cucienlli guadagna l’1 per cento.
Piquadro (+2,8%) si è presa la scena tra le Small Cap. Ad inizio ottava la società ha svelato i ricavi del 1Q 2019/20, cresciuti del 37,3% a 33,4 milioni grazie al consolidamento di Maison Lancel, avvenuto nel giugno 2018.
Ben comprate anche Ovs e Csp International, in rialzo entrambe del 2,4 per cento.