Utility (-1,3%) – Seduta da dimenticare per Big e Mid

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha ceduto l’1,3%, facendo meglio del corrispondente indice europeo (-1,4%), ma in controtendenza al Ftse Mib (+0,2%).

I principali listini azionari europei hanno chiudono incerti, in un clima generale di cautela, aspettando gli appuntamenti dei prossimi giorni con le banche centrali.

Giovedì infatti la Bce dovrebbe annunciare nuovi stimoli per contrastare il rallentamento economico dell’eurozona, tra i quali un taglio dei tassi e un secondo round di quantitative easing. Verranno inoltre rilasciate le proiezioni aggiornate su Pil e inflazione dell’area euro.

In Italia, il premier Conte ha illustrato alla Camera dei Deputati il programma del nuovo governo giallorosso.

Sull’obbligazionario, il rendimento del Btp decennale è risalito allo 0,96%, seguendo nella direzione il movimento degli altri governativi europei, con uno spread dal Bund tedesco di 154 punti base.

Venerdì, inoltre, l’agenzia Moody’s aveva confermato il rating sull’Italia a ‘Baa3’ con outlook stabile.

Il rialzo dei rendimenti obbligazionari pesa sul comparto Utility e Rinnovabili, che vede Big e Mid tutte in territorio negativo.

Snam (-1,8%) sarebbe in gara per acquistare, dalla texana Energy Transfer Lp, il 33% del gasdotto americano Rover. Un’infrastruttura che vale complessivamente 6 miliardi di dollari.

Tra le Mid, Falck Fenewables cede l’1,9 per cento. La controllata spagnola Energía Eólica de Castilla, proprietaria di un impianto eolico situato nella regione Castilla y León, ha siglato un Power Purchase Agreement (PPA) con Holaluz, fornitore di energia spagnolo. Il contratto consente una copertura di circa il 75% della produzione dell’impianto.

Ascopiave (-2%) nel periodo compreso tra il 2 e il 6 settembre 2019, ha acquistato 167mila azioni proprie per un controvalore di 652.439,60 euro.

Tra le Small, balzo di Seri Industrial (+12,4%).