Il Ftse Italia Media chiude in territorio negativo (-1,9%) l’ottava dal 16 al 20 settembre. Termina a +0,2% il corrispondente indice europeo di confronto, mentre cede lo 0,3% la Borsa di Milano.
A livello settoriale, sono stati diffusi i dati di luglio del fatturato pubblicitario della Go Tv e degli investimenti pubblicitari.
Nelle Mid Cap i realizzi minori li ha segnati Mediaset (-0,5%). Ad inizio ottava le indiscrezioni di stampa hanno riportato la volontà di Vivendi di non esercitare i diritti di recesso dall’operazione MediaForEurope (MFE) e la conseguente preparazione di alcune mosse legali, tra cui l’impugnazione della delibera assembleare dello scorso 4 settembre e l’impugnativa dello statuto della holding olandese che prevede il voto maggiorato.
La media company di Cologno Monzese ha poi reso noto che a luglio la sua raccolta pubblicitaria è cresciuta dello 0,6% a/a al netto dei Mondiali, ad agosto ha segnato un +5,2%, mentre quella a settembre è attesa con segno positivo.
Il Biscione ha sottolineato che l’andamento della raccolta pubblicitaria dei tre mesi “si traduce in risultati superiori alle stime aziendali di inizio anno che migliorano il conto economico della società”.
Prima del weekend, infine, Mediaset ha siglato un accordo con Peninsula Holding per blindare il progetto MFE dal rischio che Vivendi possa esercitare il recesso sulla sua quota in Italia e in Spagna.
Mondadori Editore ha ceduto il 4,6 per cento. Le azioni proprie della società sono salite allo 0,812% del capitale.
Peggio ha performato Cairo Communication (-6,8%).
Tra le Small Cap l’unica positiva è stata Poligrafici Editoriale (+0,1%).
Settimana incolore per Italiaonline. Dai risultati definitivi delle Opa volontarie totalitarie sulle azioni ordinarie e di risparmio della stessa emittente, Sunrise Investments è salita al 98,14% del capitale di Italiaonlone.
In lieve calo Cose Belle d’Italia (-0,5%), che incorporerà Square MTC e Blue Gold.
Fanalino di coda Mondo Tv (-8,9%), dopo i deludenti risultati del primo semestre 2019, che hanno evidenziato un valore della produzione sceso del 25,9% a 12,7 milioni, un peggioramento dei margini operativi e dell’utile netto.
Tuttavia i suddetti conti sono stati in linea con il business plan, che prevede per il 2019 un utile netto per circa 4 milioni.
Inoltre, la società capitolina ha lanciato la web serie, House of Talent, su Youtube.