Tecnologia (-1,7%) – Balzo di Sesa (+9,3%) e Digital Bros (+13,9%) nella settimana

Nelle sedute dal 16 al 20 settembre il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in ribasso dell’1,7%, a fronte dell’andamento poco mosso dell’Euro Stoxx Tecnologia (+0,3%) e del Ftse Mib (-0,3%).

In settimana l’attenzione si è focalizzata sulla riunione della Fed, che ha abbassato i tassi di 25 punti base ma non ha fornito indicazioni su ulteriori tagli nei prossimi mesi. Riflettori puntati anche sul Medioriente, dopo l’attacco subito da alcuni impianti petroliferi sauditi che hanno scatenato gli acquisti sul petrolio nelle prime sedute dell’ottava. Giovedì e venerdì sono ripresi i colloqui commerciali fra Usa e Cina, in vista degli incontri di metà ottobre a Washington.

Tornando al comparto tech e tlc, a Piazza Affari la big cap Stm ha chiuso le cinque sedute in calo del 2,9% nonostante le prospettive positive sulle vendite di iPhone 11. Poco mossa invece la tlc Telecom Italia (+0,3%).

Fra le mid cap spicca Sesa (+9,3%), che ha aggiornato i massimi storici in scia ai conti e ai giudizi degli analisti. Mediobanca, Fidentiis e Banca Imi hanno confermato il giudizio “buy” e alzato i rispettivi target price a 44,5 euro (da 42,0), a 45,5 euro (da 42,5) e a 48,3 euro (da 39,0). Anche Intermonte ha ribadito la raccomandazione “outperform”, elevando il prezzo obiettivo da 38 a 48 euro.

Fra le aziende a minor capitalizzazione, acquisti su Digital Bros (+13,9%), tornata sui valori precedenti al calo di fine 2018. In evidenza anche Tinexta (+10,6%), con Cedacri che ha esercitato l’ultima tranche dei warrant 2016-2019.

Ancora tonica Eurotech (+9,8%), spinta sui massimi dal 2008 dai risultati del semestre, in scia ai quali Alantra e Banca Imi hanno confermato il giudizio “Buy” e alzato il target price rispettivamente a 8,0 euro e 7,4 euro.

Positiva Techedge (+0,6%) sostenuta dai conti, poco sotto la parità Fullsix (-0,8%) ancora penalizzata nei risultati economici dalla riorganizzazione. Inoltre, ha approvato il nuovo piano industriale al 2022, che mira a trovare nuovi partner industriali e finanziari.

Per quanto riguarda Olidata, sempre sospesa, il revisore ha dichiarato l’impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio.