Utility (+1%) – Svetta TerniEnergia (+5%) su efficacia Piano Risanamento

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha guadagnato l’1%, allineandosi al’Euro Stoxx 600 Utilities (+1%) e sovraperformando il Ftse Mib (+0,4%).

Giornata positiva per i principali listini azionari europei, in linea con l’andamento di Wall Street, nonostante le persistenti incertezze sul commercio e alle politiche, legate all’inchiesta per impeachment ai danni di Trump e in vista del nuovo round di colloqui Usqa-Cina in programma ad ottobre.

In Italia, focus sul governo per il varo della nota di Aggiornamento al Def, in attesa del Consiglio dei Ministri. Sul mercato obbligazionario lo spread Btp-Bund resta a 140 punti base, con il rendimento del decennale italiano invariato allo 0,84 per cento.

Tornando alle utility, tra le Big la migliore è stata Terna (+1,5%), che ha siglato con Ansaldo Energia un Memorandum of Understanding (Mou) per individuare, valutare e realizzare iniziative comuni di ricerca, sviluppo e innovazione in ambito energetico.

Segue Hera a +1,2 per cento.

Enel guadagna l’1 per cento. Il Cda della controllata spagnola Endesa ha promosso l’interruzione della produzione delle centrali a carbone detenuti nella penisola iberica e valuterà opzioni future per i relativi siti.

Tra le Mid, Ascopiave ha chiuso in flessione dello 0,3 per cento.

Nella settimana dal 23 al 27 settembre 2019 la società guidata da Nicola Cecconato ha acquistato 124.050 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 3,8934 euro, per un controvalore complessivo di 482.974,98 euro. Ad oggi detiene il 3,797% del capitale.

Tra le Small, svetta TerniEnergia (+5%) dopo avere comunicato che sono divenuti efficaci l’Accordo Finanziario e il Piano di Risanamento e Rilancio.

Edison (0,0%) ha annunciato che Marco Peruzzi assume la carica di Vice Presidente Esecutivo della Divisione Sostenibilità, Affari Istituzionali e Regolazione, subentrando a Marco Margheri, con decorrenza 1° ottobre 2019 e diventa membro del Comitato Esecutivo di Edison.

In coda Biancamano (-2,7%). A fine agosto il gruppo ha riportato un indebitamento finanziario netto pari a 107,78 milioni, in lieve aumento rispetto al mese precedente (104,68 milioni).

Il mese di settembre si è concluso con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 51,18 €/MWh, in calo del 32,9% rispetto a settembre 2018, ma in aumento del 3,3% rispetto ad agosto 2019.