Chiude a +0,5% il Ftse Media Italia, superiore all’Euro Stoxx Tmi Media (-0,5%).
A prendersi la scena sono stati i poco rassicuranti dati macro di giornata, che nel pomeriggio hanno visto l’indice ISM manifatturiero statunitense di settembre segnare la rilevazione più debole da giugno 2009 a 47,8 punti.
In aggiunta si segnalano le tensioni geopolitiche, che vanno dal rischio impeachment del presidente americano Donald Trump alle questioni commerciali tra Usa e Cina.
Nelle Mid Cap Mondadori Editore ha guadagnato l’1,2 per cento. Le azioni proprie sono salite allo 0,855% del capitale, dopo che la società ne ha acquistate 55.000 tra il 23 e il 27 settembre scorsi per oltre 83mila euro.
Acquisti contenuti su Mediaset (+0,4%), che ha archiviato il primo semestre dell’anno con ricavi in calo del 17,8% a 1,5 miliardi e un utile netto più che raddoppiato a 108,9 milioni.
La migliore delle Small Cap è stata Class Editori (+14,2%). I risultati del 1H 2019 hanno evidenziato ricavi in crescita del 16% a 40,1 milioni e una riduzione della perdita netta a 4,8 milioni (-19,7%).
Termina sulla parità Triboo, fresca della collaborazione con Woolrich per gestire la piattaforma E-Commerce di quest’ultima.
Lettera, invece, su Il Sole 24 Ore (-0,8%), il cui indebitamento finanziario netto ad agosto è salito a 38,4 milioni, dai 34 di fine luglio scorso.
Segno negativo anche su Cose Belle d’Italia (-1,9%). Nel primo semestre del 2019 il gruppo ha riportato un peggioramento della gestione operativa con l’Ebitda e l’Ebit rimasti negativi e fissatisi rispettivamente a -2,3 milioni e -3,4 milioni (-1,3 milioni registrati da entrambi nel pari period 2018).
Inoltre Cose Belle d’Italia ha reso noto che ad agosto l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 0,8 milioni da 0,2 milioni a fine luglio.
In coda Giglio Group (-3,7%), che per il prossimo 31 ottobre ha convocato i soci per deliberare l’aumento di capitale da 2,6 milioni