Tecnologia (+0,9%) – Stm chiude positiva (+0,5%) nell’ottava, male Tim (-4,3%)

Nelle sedute dal 30 settembre al 4 ottobre il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in rialzo dello 0,9%, a fronte dell’andamento negativo dell’Euro Stoxx Tecnologia (-2%) e del Ftse Mib (-2,5%).

Nella settimana l’attenzione si è focalizzata prevalentemente sui dati macro americani che hanno evidenziato un rallentamento nel comparto manifatturiero e nel settore dei servizi, ma anche un mercato del lavoro relativamente solido, con il job report che ha allontanato le ipotesi di un nuovo ribasso dei tassi ad ottobre.

Sul fronte del commercio, cresce l’attesa per i nuovi incontri fra Usa e Cina, mentre la Casa Bianca è pronta ad introdurre nuovi dazi nei confronti dell’UE in risposta ai sussidi ad Airbus. Focus anche sulla Brexit e sulla nuova proposta di accordo del premier britannico Boris Johnson, accolta freddamente dai Paesi europei.

Tornando al comparto tech e tlc, a Piazza Affari la big cap Stm ha chiuso le cinque sedute a +%, sostenuto anche dalle prospettive positive sulla domanda di iPhone. Male invece la tlc Telecom Italia, in calo del 4,3 per cento.

Contrastate le mid cap, con acquisti su Reply (+5,4%) e realizzi su Sesa (-0,9%), che resta comunque in prossimità dei massimi storici. La società detiene in proprio lo 0,24% del capitale.

Fra le aziende a minor capitalizzazione avanza Piteco (+2,9%), che ha assegnato 5.000 azioni di compendio. In calo invece Digital Bros (-9,3%) e Gpi (-7,6%), quest’ultima dopo la diffusione dei risultati. Male anche Tiscali (-5,1%), il cui indebitamento finanziario netto a fine agosto è pari a 86 milioni.

Poco mossa Itway (-0,3%) dopo i conti. Debole Esprinet (-2,2%), che ha sottoscritto una Revolving Credit Facility (RCF) a 3 anni con un pool di banche domestiche e internazionali per un importo complessivo pari a 152,5 milioni.

Negativa pure Acotel Group (-2,5%), che ha diffuso i dati preliminari su ricavi ed Ebitda, rinviando l’approvazione della semestrale.