Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un rialzo dell’1,3% e al di sotto dell’omologo europeo (+2,2%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,7%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno ripreso i negoziati e raggiunto un accordo di massima, che potrebbe essere parzialmente ratificato nelle prossime settimane.
Intanto, è stata raggiunta un’intesa tra Regno Unito e Unione Europea sulla Brexit, su cui il Parlamento inglese sabato scorso ha rinviato il voto.
Sul fronte italiano, il Governo ha ultimato i dettagli del documento programmatico relativo alla manovra 2020, che è stato inviato alla Commissione Europea, la quale ha chiesto chiarimenti in proposito.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund riportatosi leggermente sopra 130 pb, sul comparto bancario sono continuati gli acquisti.
Sul Ftse Mib in luce UniCredit (+2,1%), su cui sono tornate le voci sulla possibile creazione di una sub-holding che raggruppi le attività estere e con la banca che prosegue con il de-risking, e Bper (+2,6%), sostenuta dal ‘buy’ di Hsbc.
Sul Mid Cap ok Mps (+1,4%), con il de-risking che potrebbe slittare al 2020 secondo gli ultimi rumor e con la banca che non ha in mente di applicare i tassi negativi sui depositi e che procede con l’iter per la cessione degli immobili.
In evidenza Popolare Sondrio (+1,6%), su cui la Bce ha indicato di dare priorità al de-risking non dando l’ok all’acquisto di Caricento, mentre secondo indiscrezioni potrebbe slittare il closing dell’acquisizione di Farbanca.
Tra le Small Cap focus su Carige, che rimane sospesa dalle negoziazioni, con l’assemblea straordinaria del 20 settembre che ha dato l’ok al piano di rafforzamento patrimoniale da 900 milioni, di cui 700 milioni come aumento di capitale. Nel frattempo, l’amministrazione straordinaria è stata prorogata a fine anno.