Media (-0,1%) – Giglio Group in vetta alle Small Cap (+2,1%)

Ieri il Ftse Italia Media ha chiuso in ribasso dello 0,1%, rispetto all’andamento piatto dell’Euro Stoxx Tmi Media, in una seduta positiva per le borse europee che ha avuto come protagonista l’ultimo direttivo della Bce presieduto da Mario Draghi.

Tra le Mid Cap, lievi acquisti per Mondadori (+0,2%), dopo avere chiuso la seduta di mercoledì a +3,8% in scia all’annuncio di un possibile ritorno ai dividendi nel 2020 (assenti dal 2010) e all’offerta vincolante di La Verità, quotidiano di Maurizio Belpietro, per l’acquisizione di 5 testate magazine.

Nei periodici, come ha dichiarato l’ad Ernesto Mauri, l’obiettivo della casa editrice di Segrate è quello di concentrarsi solo su brand leader o ad alto potenziale di sviluppo multipiattaforma in settori strategici come entertainment, femminili, food, salute e scienza.

Poco mossa anche Mediaset (+0,1%) che non ha risentito del rinvio della causa (al 24 novembre 2020) intentata dal trust Simon Fiduciaria, per conto di Vivendi, dopo essere stato escluso lo scorso 4 settembre dall’assemblea straordinaria della delibera sul progetto MFE.

Tra le Small Cap, ben comprata Giglio Group (+2,1%) che ha siglato un accordo con Harmont & Blaine in via esclusiva per la gestione internazionale, da parte di Giglio, delle attività di e-commerce e dello sviluppo di un progetto innovativo di omnicanalità nella distribuzione del brand di abbigliamento smart upper-casual.

In rialzo Class Editori (+1,6%) e Triboo (+1,4%), quest’ultima beneficiando dell’avvio della partnership con Aquazzurra che prevede il supporto strategico di Triboo nei mercati asiatici per l’apertura del Tmall Flagship store e per il rafforzamento delle attività di digital marketing del brand di calzature di lusso.

Performance positiva anche per Gedi Gruppo Editoriale (+1%), dopo aver risentito nelle ultime sedute dei risultati 3Q 2019.

Lettera su Il Sole 24 Ore (-0,4%), Mondo Tv (-0,5%), Cairo Communication (-0,9%) e Rcs Mediagroup (-1,7%).

In coda al segmento, Monrif(-1,9%) e Poligrafici Editoriale (-2,7%), dopo che lunedì scorso Monrif ha beneficiato (+6,9%) dell’approvazione del progetto di fusione per incorporazione con Poligrafici, avvenuta giovedì 17 ottobre.