Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un rialzo complessivo dell’1,3% in una settimana in cui il focus degli operatori si è diviso fra trimestrali Usa, Brexit e commercio.
Il Ftse Italia Media ha segnato un +1,5% w/w, rispetto al +0,5% w/w del corrispondente indice europeo.
Tra le Mid Cap, ben comprata Mondadori (+7,6% w/w), beneficiando della notizia di un possibile ritorno ai dividendi nel 2020 e dell’offerta vincolante di La Verità, quotidiano di M. Belpietro, per l’acquisizione di 5 testate magazine.
Nei periodici, come ha dichiarato l’ad Ernesto Mauri, l’obiettivo di Mondadori è quello di concentrarsi solo su brand leader o ad alto potenziale di sviluppo multipiattaforma in settori strategici come entertainment, femminili, food, salute e scienza.
Acquisti anche su Mediaset che guadagna il 2,1% w/w, ancora in attesa dei prossimi sviluppi della battaglia legale con il socio francese Vivendi.
Nel segmento delle piccole capitalizzazioni, Mondo Tv avanza dell’1,5% w/w, in vetta al segmento. Denaro anche su Il Sole 24 Ore (+0,4% w/w).
Lievi vendite su Giglio Group (-0,4%), dopo aver siglato un accordo con Harmont & Blaine in via esclusiva per la gestione internazionale, da parte di Giglio, delle attività di e-commerce e dello sviluppo di un progetto innovativo di omnicanalità nella distribuzione del brand di abbigliamento smart upper-casual.
Realizzi su Triboo (-1,4% w/w), dopo l’avvio della partnership con Aquazzurra che prevede il supporto strategico di Triboo nei mercati asiatici per l’apertura del Tmall Flagship store e per il rafforzamento delle attività di digital marketing del brand di calzature di lusso.
Performance negativa anche per Poligrafici Editoriale (-2,8% w/w) e Monrif (-2,8% w/w). Giovedì 17 ottobre è stato approvato il progetto di fusione per incorporazione di Poligrafici Editoriale nella controllante Monrif.
In coda al segmento, Gedi Gruppo Editoriale (-6,7% w/w), dopo i risultati nei primi nove mesi 2019, che evidenziano un fatturato in calo del 6% a 441,5 milioni rispetto al pari periodo 2018, complice il perdurare delle difficoltà nel settore stampa.
Inoltre il Cda della società ha risposto alle recenti critiche di Carlo De Benedetti sulla gestione del gruppo editoriale, sottolineando la solida leadership nella stampa quotidiana, nel digitale e nelle radio, con l’adozione di misure appropriate.