Nelle sedute dal 21 al 25 ottobre il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in progresso del 6,2%, a fronte dello 0,5% dell’Euro Stoxx Tecnologia e del 1,3% del Ftse Mib.
In settimana l’attenzione si è concentrata prevalentemente sulle trimestrali e sull’ultima riunione della Bce presieduta da Draghi. Focus anche sulla Brexit, per la quale si va verso un nuovo rinvio di tre mesi, mentre monta l’ottimismo in merito ai rapporti tra Usa e Cina, con le due superpotenze che potrebbero siglare un primo accordo nel meeting cileno di novembre.
Tornando al comparto tech e tlc, a Piazza Affari la big cap Stm ha chiuso le cinque sedute a +6,4%, dopo la pubblicazione dei risultati del 3Q 2019 e la guidance positiva per il quarto trimestre, recuperando totalmente le perdite dei giorni precedenti innescate dall’outlook deludente di Texas Instruments.
Poco mossa invece la tlc Telecom Italia (-0,4%), dopo la nomina di Salvatore Rossi come nuovo presidente. Secondo rumors starebbe coinvolgendo alcuni fondi infrastrutturali nel progetto di integrazione con Open Fiber, previsto per il 2020.
Contrastanti le mid cap Reply (+2,2%) e Sesa (+0,2%), quest’ultima presente alla Star Conference di Londra, mentre le azioni proprie in mano alla società sono salite allo 0,295% del capitale sociale.
Fra le small cap vola Eurotech (+12,5%), che ha toccato i massimi da luglio 2007 anche in scia alla partecipazione alla Star Conference.
Bene Retelit (+4,5%) che ha annunciato l’acquisto del gruppo Partners Associates, operazione che darà vita a un operatore unico nel panorama italiano di soluzioni integrate di infrastrutture, piattaforme e servizi Ict. Da segnalare inoltre le dimissioni di un sindaco supplente e la nomina per cooptazione Luca Sintoni quale nuovo membro non esecutivo e non indipendente del board.
Lievemente positiva Tiscali (+0,9%) che ha convertito 19 obbligazioni del prestito Tiscali Conv. 2019-2020.
Poco mossa Gamenet (-0,2%), che si allinea al prezzo dell’Opa in arrivo da parte di Gamma Bidco, società del fondo Apollo che acquisterà il 48,67% di Gamenet Group.
Sempre sospesa Olidata, che ha chiuso il primo semestre 2019 con una perdita netta di circa 1 milione.