Ieri l’indice servizi pubblici ha lasciato sul terreno il 2,1%, allineandosi al corrispondente indice settoriale europeo (-2%), ma sottoperformando il principale indice milanese (+0,6%).
Ad alimentare le vendite sul settore l’effetto della rotazione settoriale dal comparto dei servizi pubblici a quello finanziario conseguente al rialzo dei tassi dei titoli di Stato europei.
Il tasso sul Btp decennale è salito sui massimi da agosto all’1,16%, con uno spread dal benchmark tedesco in aumento a 140 punti base (fonte Bloomberg), condizionato anche dalla liquidità ridotta del mercato.
Nel complesso le Borse europee hanno chiuso in rialzo dopo l’annuncio di progressi nelle trattative commerciali fra Stati Uniti e Cina. Il portavoce del ministero del commercio cinese ha reso noto che le due superpotenze hanno raggiunto un’intesa per rimuovere gradualmente le tariffe reciproche, primo passo verso la stipula di un accordo più ampio che possa mettere fine alla guerra di dazi. La notizia ha riacceso l’ottimismo degli operatori, dopo i timori degli ultimi giorni sulla possibilità che la firma dell’accordo preliminare slittasse a dicembre.
Seduta debole per il comparto, a partire dalle Big, con Hera che cede l’1,3%, seguita da Italgas (-1,6%), il cui Cda ha approvato i conti consolidati del 3Q 2019 che sono risultati superiori alle attese.
Snam ed Enel hanno ceduto il 2,1 per cento.
Il progetto per la connessione virtuale, promosso dal gruppo guidato da Marco Alverà, che dovrebbe unire la Sardegna al continente attraverso navi gasiere è stato inserito nel Ten-Year Network Development Plan 2020 (TYNDP 2020) di ENTSOG, la rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione del gas.
In coda Terna (-2,7%) che ha inaugurato l’Innovation Hub di Napoli a servizio della rete elettrica.
Tra le Mid, fa meglio Falck Renewables che chiude in flessione dello 0,7 per cento. Il Cda ha approvato i conti del 3Q 2019 e ha aggiornato al rialzo la guidance per i principali indicatori economico-finanziari per il FY 2019.
Acea cede il 2,9 per cento. La multiutility romana ha siglato un contratto di rete per sviluppo economia circolare e sostenibilità ambientale, denominato “A.I.R.E.S. Ambiente Innovazione Ricerca Energia Sviluppo”.
Tra le Small, il Cda di TerniEnrgia (0,0%) riunitosi per la prima volta dopo la nomina da parte dell’assemblea degli azionisti del 6 novembre ha nominato amministratore delegato il Presidente Neri, conferendogli i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, con deleghe specifiche al personale e all’ambiente.