Tecnologia (+4%) – Brillano Digital Bros (+17,8%) e Txt (+11,2%) nell’ottava

Nelle sedute dal 4 all’8 novembre il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in progresso del 4%, sovraperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (+2,5%) e il Ftse Mib (+2,6%).

Settimana positiva per le borse internazionali, caratterizzata da nuovi record per Wall Street, in scia ai segnali di distensione fra Usa e Cina. Pechino ha annunciato che le parti sono vicine ad un accordo preliminare per rimuovere i dazi gradualmente, anche se la smentita di Trump ha affievolito l’entusiasmo nella seduta di venerdì. La Commissione Europea e il Fmi hanno tagliato le stime di crescita dell’eurozona.

Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, la big cap Stm chiude i 5 giorni a +4,2%, sostenuta sia dalle prospettive di rapporti meno tesi fra le due superpotenze sia dalle indicazioni di Qualcomm, che prevede una ripresa del mercato degli smartphone nel 2020 grazie al lancio del 5G.

Positiva anche la tlc Telecom Italia (+2,4%), che ha diffuso i conti al 30 settembre 2019 e annunciato due partnership rispettivamente con Google Cloud e Santander. La controllata brasiliana ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in linea con le attese.

A due velocità le mid cap Reply (+2,7%) e Sesa (+0,4%). Quest’ultima ha perfezionato, attraverso la controllata Computer Gross, l’acquisizione del 100% di Pico Srl, attiva nell’offerta di soluzioni software Digital Media e storico partner del Vendor di Enterprise Software Adobe.

Fra le small cap Digital Bros (+17,8%) continua il rally innescato dal contratto con Kojima Productions per i diritti di pubblicazione in esclusiva mondiale del videogioco Death Stranding in versione per personal computer.

Vola anche Txt (+11,2%), spinta dai risultati al 30 settembre. Ben intonata Eurotech (+3,3%) che ha attribuito 264 mila azioni ai beneficiari del piano di performance share 2016.

In spolvero anche Be (+4,9%) nella settimana dei conti. Poco mossa Cellularline (+0,3%), i cui warrant non saranno esercitabili a novembre.

Debole Retelit (-2,4%), che ha diffuso i risultati e rivisto la guidance sulla pfn.

Sottotono Tiscali (-2,6%), che al 30 settembre riporta una pfn negativa per 86,5 milioni, rispetto ad un valore di 86 milioni a fine agosto.