Tim – L’AD Gubitosi: “Rete unica occasione da non perdere, ridurre debito la priorità”

“Le trattative per la creazione della rete unica possono andare in porto e se ciò non avverrà sarà un’occasione persa per le parti in causa e per il Paese”.

Così si è espresso Luigi Gubitosi, AD di Tim, in un’intervista a Il Sole 24 Ore. “In tutto il mondo il modello di riferimento è quello di un operatore integrato, che in Italia significa Tim. Le tecnologie sono numerose, evolvono rapidamente, vanno integrate, hanno bisogno di economie di scala e competenze. Le reti devono soddisfare le esigenze dei clienti e solo un operatore integrato può conoscere veramente di cosa ha bisogno il cliente finale”.

“Basta vedere che dove non c’è Tim le diseguaglianze nell’accesso alla rete si riducono più lentamente rispetto alle aree dove Tim può operare liberamente”, ha aggiunto il Ceo. “Eliminare gli squilibri è l’obiettivo più importante da raggiungere e preferisco un approccio al tema pragmatico e fattivo piuttosto che ideologico”.

Un’operazione in cui “i fondi infrastrutturali potrebbero affiancarci e diventare protagonisti del settore della rete in fibra, sia in Italia sia in Brasile, poiché offrono capitali a lungo termine a condizioni interessanti”.

Le trattative per la rete unica sono lunghe e complesse, poiché come sottolinea Gubitosi “occorre trovare un equilibrio su tre elementi: il valore da attribuire agli asset, gli impegni da prendere con il Paese sugli investimenti e quelli con le autorità regolamentari”.

Ricordiamo che oggi scade il termine per la presentazione di offerte non vincolanti da parte dei fondi infrastrutturali invitati da Tim a partecipare all’operazione di integrazione con Open Fiber.

Con riferimento al bilancio 2019 il Ceo afferma che la situazione è “in linea con le nostre previsioni, nonostante un mercato molto competitivo con prezzi che in Italia sono tra i più bassi d’Europa”.

La riduzione di 6 miliardi del debito, inizialmente pari a 25,2 miliardi, resta “la priorità principale del Piano. L’accordo con Vodafone su Inwit permetterà di tagliare circa 1 miliardo e mezzo d’indebitamento e altri 500 milioni arriveranno dall’intesa sul credito al consumo con il Santander. Dalla riduzione organica, invece, otterremo nel 2019 1,2 miliardi di miglioramento”, per un totale di circa 3 miliardi, metà dell’obiettivo, dopo solo un anno.

La realizzazione del Piano sta beneficiando anche dei migliori rapporti all’interno della compagine azionaria, come confermato da Gubitosi: “Il clima è profondamente cambiato e stiamo lavorando in armonia con i grandi soci. Aggiungo che la nomina del nuovo presidente, Salvatore Rossi, è stata molto apprezzata e sta contribuendo al rafforzamento di una governance condivisa. Anche con i vertici della Cdp c’è un rapporto eccellente”.

L’Ad ha parlato anche della partnership “strategica e industriale con Google cloud”, finalizzata a creare soluzioni di Private, Public e Hybrid cloud. “L’anno prossimo apriremo anche un ufficio in Silicon Valley, nel cuore della innovazione tecnologica mondiale”, ha aggiunto Gubitosi.

Infine, su Tim Brasil, Gubitosi ha ribadito che se ci sarà un “consolidamento sul mercato del mobile, noi ci saremo, partecipando come protagonisti”.