Tecnologia (-0,6%) – Acquisti su Telecom Italia (+1,3%)

Il Ftse Italia Tecnologia termina in ribasso dello 0,6%, lievemente al di sotto dell’Euro Stoxx Tecnologia (-0,2%) e in linea con il Ftse Mib (-0,6%).

Chiusura contrastata per le borse europee, in peggioramento nel corso della seduta in scia a Wall Street. In attesa di novità sul commercio il focus si sposta sul comparto retail, in vista della stagione di shopping alle porte, dopo le indicazioni preoccupanti di due colossi statunitensi che hanno tagliato la guidance. Intanto gli Usa hanno rinviato nuovamente di 3 mesi il blocco commerciale nei confronti di Huawei.

Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, chiude in calo dello 0,8% la big cap Stm che ha ampliato ed esteso l’accordo pluriennale a lungo termine già esistente con la statunitense Cree per la fornitura di fette (o substrati) in carburo di silicio (SiC), portandolo a un valore superiore a 500 milioni di dollari.

In rialzo, invece, la tlc Telecom Italia (+1,3%); l’Ad Gubitosi ha dichiarato che le trattative per la creazione della rete unica possono andare in porto e se ciò non avverrà sarà un’occasione persa per le parti in causa e per il Paese. La riduzione di 6 miliardi del debito, inoltre, resta la priorità principale del Piano. Ieri, intanto, è scaduto il termine per l’invio delle offerte per la rete da parte dei fondi.

Fra le mid cap, termina poco mossa Sesa (+0,1%) le cui azioni proprie sono salite allo 0,33% del capitale, mentre Reply avanza dell’1,5 per cento.

Tra le small cap rimbalza Esprinet (+5,5%). Positiva GPI (+1,6%) che prevede di chiudere il 2019 con un fatturato superiore a 230 milioni, dopo i 203,7 milioni consolidati nel 2018, e con una marginalità attesa al 14 per cento.