Il Cda di Mediaset, nella riunione di oggi, ha comunicato che il tentativo di conciliazione richiesto dal Tribunale di Milano lo scorso 4 novembre (entro il termine dell’udienza in programma per oggi) sul progetto Mfe, che prevede la fusione per incorporazione di Mediaset España nella controllante Mediaset, non ha dato esiti positivi.
Tuttavia, la società conferma il proseguimento del progetto Mfe, finalizzato alla creazione di un gruppo pan-europeo nel settore dell’entertainment e dei media, con una posizione di leadership nei propri mercati di riferimento che gli permetta di essere maggiormente competitivo, aumentando il proprio raggio di azione ad altre nazioni in Europa.
Mediaset crede fermamente nel futuro dell’industria europea dei media, come dimostra il recente rafforzamento della partecipazione detenuta nella tedesca ProSiebenSat.1 Media, (salita al 15,1% del capitale).
Il gruppo del Biscione precisa inoltre che questa operazione apporta vantaggi economici tangibili a favore di tutti gli azionisti, legati alla realizzazione di sinergie stimate in 100-110 milioni (ante imposte) nei prossimi 4 anni (dal 2020 al 2023), corrispondenti ad un net present value di circa 800 milioni.
Pertanto, il progetto MFE è essenziale per il futuro del gruppo Mediaset, nonché per tutti i suoi azionisti e stakeholder, i quali subirebbero un grave danno in caso di mancata realizzazione.
Il Cda ha convocato un’assemblea straordinaria il prossimo 10 gennaio 2020 per proporre sia l’approvazione di specifiche modifiche dello Statuto della holding MediaForEurope, sia ulteriori variazioni volte a conformare specifici aspetti della governance alla best practice.
Reazione positiva in Borsa, con il titolo che intorno alle 14.30 segna un progresso del 2,1% a 2,737 euro, a fronte del Ftse Italia Media in rialzo dell’1,1 per cento.