Impiantistica (+1,6%) – In forte rialzo Astaldi (+10,6%) nell’ultima ottava

Settimana in rialzo per l’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia che nelle scorse cinque sedute ha messo a segno un +1,6% rispetto al +0,7% del corrispondente indice europeo.

Tra le big Leonardo cede il 2,6% w/w, mentre Prysmian guadagna il 4,4% w/w, in scia all’annuncio del taking over da parte del cliente National Grid Electricity Transmission e ScottishPower Transmission di Western Link, un progetto di collegamento tra la Scozia, l’Inghilterra e il Galles.

Inoltre Prysmian, che ha partecipato alla conferenza internazionale WindEurope Offshore 2019 a Copenaghen, si è aggiudicata da EDF Renewables una nuova commessa da oltre 100 milioni per la realizzazione di sistemi in cavo sottomarini e terrestri che collegheranno il parco eolico offshore Neart na Gaoithe (NnG) alla rete elettrica dell’entroterra scozzese.

Tra le Mid Cap forti acquisti su Danieli & C (+9,7% w/w) dopo aver comunicato che completerà, attraverso Danieli Automation e Danieli Taranis, la modernizzazione del laminatoio 166-in di Algoma Steel in Sault Ste. Maire (Ontario), in Canada.

La società ha anche siglato, attraverso Danieli Corus, un accordo con il produttore di acciaio russo Severstal per progettare e fornire tre sistemi sublance per tre convertitori 350t, presso la divisione BOF di Cherepovets.

Denaro su Salini Impregilo (+3,4% w/w) e Fincantieri (+2,4% w/w), in scia alla notizia secondo cui la società sarebbe pronta ad investire 100 milioni di dollari per rafforzare il proprio cantiere Marinette Marine localizzato in Wisconsin, che andranno a sommarsi ai 30 milioni di dollari già stanziati da autorità locali, vedi se viene confermato

Tra le Small Cap, ben comprata Astaldi (+10,6% w/w) che ha comunicato l’avvio della realizzazione del Nuovo Ospedale di Linares, in Cile, sulla base di un contratto da 150 milioni circa (103 miliardi di pesos cileni), 100% in quota Astaldi, commissionato dal Ministero della Salute cileno.

Inoltre l’assemblea degli obbligazionisti ha approvato l’incremento dell’ammontare nominale massimo del prestito obbligazionario (portato da 75 a 190 milioni), in linea con il piano concordatario.

Performance positiva anche per Trevi (+1% w/w). In occasione della presentazione dei risultati al 30 settembre 2019, Trevi ha confermato il reclamo presso la Corte d’Appello di Bologna affinché venga accolta la richiesta di omologazione dell’accordo di ristrutturazione con i creditori, rigettato dal Tribunale di Forlì venerdì 15 novembre.

A seguito della decisione del Tribunale, il titolo Trevi è crollato toccando un nuovo minimo storico lunedì scorso ed è stato rinviato l’aumento di capitale da 130 milioni (deliberato lo scorso 17 luglio e previsto inizialmente entro la fine del 2019).