Utility (-3,6%) – Seduta da dimenticare per il settore

Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha ceduto il 3,6 per cento, ben al di sotto al corrispondente indice europeo di confronto (-2,9%) e al Ftse Mib (-2,3%).

Chiusura in calo per le borse europee e vendite a Wall Street, in scia agli ultimi segnali negativi sul commercio e sull’economia statunitense.

Il presidente americano ha criticato Argentina e Brasile, ree di svalutare volontariamente le proprie valute e ha annunciato il ripristino dei dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio da tali Paesi. Inoltre, Trump ha attaccato nuovamente la Fed, chiedendo tassi di interesse più bassi e un allentamento della politica monetaria.

Vendite sul comparto obbligazionario, con i rendimenti in rialzo e il Btp che risale all’1,34%, ampliando lo spread dal Bund a 162 punti base (fonte Bloomberg) mentre proseguono le tensioni all’interno del governo sul Fondo Salva Stati.

Pesantemente colpito il settore Utility e rinnovabili, che vede le Big cedere oltre tre punti percentuali.

Enel e Snam cedono il -3,7 per cento.

La controllata Enel Américas è stata riconosciuta come migliore azienda dall’Agenda de Líderes Sustentables 2020 (ALAS20, Agenda Leader Sostenibili 2020), un’iniziativa che mira a riconoscere le aziende e le istituzioni che hanno mostrato un ruolo di leadership in Sostenibilità e investimenti responsabili in paesi come Brasile, Cile, Colombia, Messico e Perù.

Snam ha concluso positivamente la Tender Offer su obbligazioni della società, avviata lo scorso 25 novembre, con il riacquisto di titoli per complessivi 597.421.000 euro in valore nominale.

La società guidata da Marco Alverà inoltre ha emesso un private placement con un primario investitore istituzionale per un ammontare di 200 milioni di euro come riapertura dell’emissione obbligazionaria a tasso fisso già in circolazione con scadenza maggio 2024.

Italgas (-4,3%) ha avviato un’offerta di acquisto rivolta ai portatori di titoli obbligazionari a valere sul proprio programma Euro Medium Term Note. Nel dettaglio, si tratta di due bond rispettivamente da 750 milioni, con scadenza gennaio 2022, e da 650 milioni, con scadenza marzo 2024.

Tra le Mid, la peggiore è stata Ascopiave che ha ceduto il 3,7 per cento.

Tra le Small, in controtendenza Acsm Agam (+1,1%).

TerniEnergia (-2,5%) a fine ottobre ha riportato un indebitamento finanziario netto di gruppo pari a 62,1 milioni, in calo rispetto ai 63,4 milioni del mese precedente.

Seri Industrial (-3,1%) a fine ottobre ha riportato un indebitamento finanziario netto di gruppo pari a 66,2 milioni, in aumento rispetto ai 63,5 milioni del mese precedente.

In coda Alerion Clean Power, che cede il 3,6 per cento.

Il mese di dicembre è partito con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 49,56 €/MWh, in calo del 23,9% rispetto a dicembre del 2018 ma in aumento del 2,9% rispetto a novembre 2019.