Mercati Usa – Apertura con rimbalzo su speranze accordo commerciale

Avvio positivo a Wall Street, con i principali indici americani che rimbalzano dopo i ribassi delle ultime sedute mentre l’attenzione degli operatori resta concentrato sui temi commerciali. Dopo pochi minuti di scambi, lo S&P 500 guadagna lo 0,35%, il Nasdaq lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,45 per cento.

Il presidente Usa Donald Trump ha dichiarato che le trattative con la Cina stanno andando molto bene, dopo aver detto ieri che sarebbe meglio aspettare dopo le elezioni presidenziali Usa del novembre 2020 per siglare un accordo.

Secondo alcune indiscrezioni riportate da Bloomberg, inoltre, le parti sarebbero più vicine a trovare un punto d’incontro sui dazi da rivedere nella fase uno dell’intesa, aumentando le possibilità di concludere un patto prima della deadline del 15 dicembre per l’entrata in vigore delle nuove tariffe Usa.

Intanto il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute portandosi sui minimi da un mese, dopo i dati deludenti sull’occupazione del settore privato Usa a novembre.

In attesa dell’uscita del Job Report ufficiale venerdì, secondo i numeri Adp lo scorso mese negli Stati Uniti sono stati creati 67 mila nuovi impieghi, ben al di sotto dei 135 mila previsti dal consensus e registrando l’incremento minimo da sei mesi.

Il cambio euro/dollaro risale oltre quota 1,11, mentre il dollaro/yen si mantiene in area 108,7. In rialzo la sterlina a 1,309 sul dollaro, mentre aumentano le aspettative secondo cui i Conservatori otterranno la maggioranza alle elezioni britanniche in programma la prossima settimana.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2,8%) a 62,5 dollari e il Wti (+2,8%) a 57,7 dollari, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa e in scia alle aspettative che l’Opec decida ulteriori tagli alla produzione nel meeting dei prossimi giorni.

In calo, infine, il comparto del reddito fisso, con i rendimenti sulla scadenza decennale e biennale che risalgono di due punti base rispettivamente all’1,74% e all’1,55 per cento.