Utility (-1,8%) – In rosso tutto il comparto nei 5 giorni

Nella settimana dal 2 al 6 dicembre 2019 l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha ceduto l’1,8 per cento, sottoperformando sia il corrispondente indice europeo di confronto (-1,2%) sia il Ftse Mib (-0,3%).

Settimana in cui sono proseguiti i colloqui fra Usa e Cina, alla ricerca di un accordo di fase uno prima della data prevista per l’introduzione di nuovi dazi (15 dicembre). Pechino ha annunciato di ridurre le tariffe su soia e carne di maiale. Dal canto suo Trump ha alimentato le tensioni anche in altre aree, annunciando il ripristino delle tariffe verso Brasile e Argentina e minacciando sanzioni contro l’UE.

La settimana oltreoceano si è conclusa con i dati sul mercato del lavoro statunitense, che hanno evidenziato un numero di nuovi occupati superiore alle attese.

Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava lo spread Btp-Bund si attesta a 163 punti base con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,34 per cento.

Ottava di vendite per comparto Utility e Rinnovabili, in scia all’emendamento presentato dal governo che prevede un incremento dell’IRES di 300 bps per il periodo di tassazione 2019-21, che passerebbe dal 24% al 27%, per tutte le attività in concessione, tra cui anche power generators e distributori di energia elettrica.

Tra le Big, Enel (-1,2%) ha esercitato l’opzione di rimborso anticipato dell’obbligazione ibrida, non convertibile e subordinata, denominata in euro di importo nominale pari a 1 miliardo.

La società ha stipulato due contratti di share swap per aumentare la propria partecipazione nella controllata cilena quotata Enel Chile per un massimo del 3% del capitale, passando così dall’attuale 61,9% al 64,9 per cento.

Il colosso elettrico ha concluso il piano di buyback con cui ha acquistato complessive 1.549.152 azioni, lo 0,015238% del capitale sociale, al prezzo medio ponderato di 6,7779 euro per azione e per un controvalore complessivo di 10.499.998,93 euro.

Nell’asta sul capacity market valida per l’anno di consegna 2023, la società guidata da Francesco Starace si è aggiudicata l’intera capacità offerta pari a 11,8 GW, di cui 9,9 GW di capacità esistente e 1,9 GW di nuova capacità, per complessivi 470 milioni circa di contribuzione potenziale al 2023.

La controllata Enel Américas è stata riconosciuta come migliore azienda dall’Agenda de Líderes Sustentables 2020 (ALAS20, Agenda Leader Sostenibili 2020), un’iniziativa che mira a riconoscere le aziende e le istituzioni che hanno mostrato un ruolo di leadership in Sostenibilità e investimenti responsabili in paesi come Brasile, Cile, Colombia, Messico e Perù.

Hera (-3%) ha creato uno strumento, il Diario dei consumi, messo a disposizione gratuitamente dei clienti e grazie al quale è possibile verificare i propri consumi idrici per mettere in pratica comportamenti più consapevoli e virtuosi.

La multiutility bolognese si conferma ai vertici della comunicazione digitale in Italia, risultando la migliore utility e la terza azienda tra le 112 analizzate dagli esperti delle agenzie di consulenza Lundquist e Comprend, che ogni anno esaminano i siti corporate delle maggiori imprese italiane quotate in Borsa.

Snam (-3,5%) è stata ammessa al regime fiscale di adempimento collaborativo.

La società ha concluso la Tender Offer su obbligazioni della società, avviata lo scorso 25 novembre, con il riacquisto di titoli per complessivi 597.421.000 euro in valore nominale.

L’utility guidata da Marco Alverà inoltre ha emesso un private placement con un primario investitore istituzionale per un ammontare di 200 milioni di euro come riapertura dell’emissione obbligazionaria a tasso fisso già in circolazione con scadenza maggio 2024.

Terna (-3,8%) ha presentato il piano di interventi per la razionalizzazione della rete elettrica nell’area di Firenze, per il quale sono previsti investimenti per 19 milioni nel periodo 2019-2023.

Italgas (-4,1%) è una delle favorite nella gara per la privatizzazione dell’azienda che gestisce la rete locale del gas in Grecia.

La società guidata da Paolo Gallo ha concluso il lancio di una nuova emissione obbligazionaria con scadenza 2031, a tasso fisso per un ammontare di 500 milioni con cedola annua pari all’1% in attuazione del Programma EMTN. I relativi proventi saranno utilizzati, in tutto o in parte, per il riacquisto di due titoli obbligazionari di nominali 750 milioni di euro (scadenza 2022) e 650 milioni di euro (scadenza 2024).

A2A (-4,1%), dopo che il Tar della Lombardia ha annullato la gara per la distribuzione del gas ATEM Milano 1, continuerà a erogare il servizio alle condizioni attuali fino a che non ci sarà una nuova gara.

Nella seconda asta madre sul capacity market, valida per l’anno di consegna 2023, la società guidata da Valerio Camerano si è aggiudicata l’intera capacità offerta, pari a 5 GW totali a livello nazionale.

La controllata A2A Rinnovabili, ha siglato un accordo con il gruppo Talesun per l’acquisizione di una pipeline di sviluppo di progetti fotovoltaici per una capacità complessiva di circa 1 GW.

Tra le Mid, in coda Ascopiave (-3,5%).

Tra le Small, Alerion Clean Power cede l’1,8 per cento. Si è aperta l’offerta pubblica di sottoscrizione delle obbligazioni denominate “Alerion Clean Power S.p.A. senior unsecured notes due 2025” sul MOT di Borsa Italiana. Sono già pervenute sottoscrizioni superiori al quantitativo minimo offerto pari a 150 milioni.

TerniEnergia (-2%) ha concordato con Italia T1 Roncolo di fissare al prossimo 13 dicembre il termine ultimo per il closing della cessione della terza tranche di impianti fotovoltaici del complessivo perimetro oggetto di contratti preliminari, rappresentato da 22 impianti fotovoltaici per una potenza installata di 19,3 MW.

Il Cda della società umbra e l’assemblea straordinaria degli azionisti della interamente posseduta Softeco Sismat hanno approvato l’operazione di fusione per incorporazione di quest’ultima nella prima, mediante approvazione del relativo progetto di fusione.

Seri Industrial ha ceduto il 2,7 per cento. Potranno essere esercitati entro il 30 dicembre 2019 i 4.084.550 Warrant Due SERI 2018 – 2019.

Il mese di dicembre è partito con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 49,56 €/MWh, in calo del 23,9% rispetto a dicembre del 2018 ma in aumento del 2,9% rispetto a novembre 2019.

Si è conclusa l’asta sugli asset rinnovabili di Renvico. La francese ENGIE ha infatti ha firmato un accordo per l’acquisizione dei parchi eolici in Italia e Francia (totali 329 MW) messi in vendita dal fondo Macquarie e da KKR.