Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un guadagno dello 0,9% e allineato all’omologo europeo (+1,5%), beneficiando degli acquisti sul comparto bancario (+1,2%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,8%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno raggiunto una prima parte di accordo.
Sul fronte italiano, si resta in attesa dell’approvazione definitiva della manovra 2020 da parte del Parlamento entro fine anno.
L’intonazione positiva del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib si mettono in luce Azimut (+1,3%) e Fineco (+1,9%).
Sul listino principale prosegue il rally di Nexi (+3,3%), su cui sono tornati le indiscrezioni su una possibile fusione con Sia. Mercury, azionista di riferimento di Nexi, ha confermato che i contatti per una possibile operazione ci sono stati solo a uno stadio preliminare. La società, nel frattempo, ha siglato una nuova partnership.
Tra le Mid Cap in evidenza Banca Ifis (+2,1%), che presenterà il nuovo piano industriale il 14 gennaio 2020. Ok Cerved (+0,5%), al lavoro per valorizzare il credit management e su altre possibile opzioni strategiche, e doValue (+0,7%), secondo rumor interessata alla piattaforma di gestione di Eurobank.
Tra le Small Cap resiste Banca Intermobiliare (+0,4%), con il cda che ha ricevuto dai soci la delega ad aumentare il capitale fino a un massimo di 100 milioni, il quale ha ricevuto anche il via libera di Bankitalia. Nel frattempo è stato raggiunto un accordo con i sindacati.
Bene Banca Sistema (+1,6%), che sarà accompagnata dalle fondazioni nello sviluppo del credito su pegno.