Il Ftse Italia Banche chiude sulla parità e in linea all’analogo europeo (-0,2%), frenando solo in parte il Ftse Mib (+0,5%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno raggiunto una prima parte di accordo.
Sul fronte italiano, si resta in attesa dell’approvazione definitiva della manovra 2020 da parte del Parlamento entro fine anno.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund riportatosi appena sopra i 150 pb, il comparto bancario ha archiviato una giornata contrastata.
Sul Ftse Mib ok Intesa Sanpaolo (+0,7%), che potrà esercitare l’attività di wealth management in Cina e che ha lanciato la nuova Sgr Eurizon Real Asset, e Bper (+0,4%), la cui offerta pubblica di scambio sulle azioni di risparmio Banco di Sardegna ha ricevuto adesione poco oltre l’80 per cento.
Sul Mid Cap sottotono Mps (-0,8%), con il mercato che resta in attesa di novità sul de-risking e che presenta già requisiti patrimoniali superiori alla soglia minima fissata dalla Bce.
Tra le Small Cap focus su Carige, il cui aumento di capitale da 700 milioni si è concluso comportando il superamento della soglia del 10% necessario per essere riammessa alle negoziazioni.