Utility (+1,1%) – Alerion Clean Power (-4,9%) in coda al comparto

Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha guadagnato l’1,1%, sovraperformando il corrispondente indice europeo di confronto (+1%) e il Ftse Mib (+0,5%).

La spinta innescata dall’accordo di fase uno tra Stati Uniti e Cina, che ha evitato l’entrata in vigore di nuovi dazi contro Pechino, si è pressoché esaurita, complici i dubbi relativi al quantitativo di prodotti agricoli che la Cina acquisterà effettivamente dagli Usa e alle modalità con cui verranno ridotte le tariffe già esistenti.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 157 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,28 per cento.

Tornando al comparto utility e rinnovabili, tra le Big, la migliore è stata Italgas (+2,3%).

Segue Terna (+1,5%) ha inaugurato l’Innovation Hub di Milano, il terzo su territorio nazionale dopo quelli di Torino e Napoli, che si occuperà di Analytics & Energy Systems, per sviluppare strumenti e competenze per una gestione della rete elettrica sempre più “intelligente”.

Il società guidata da Luigi Ferraris ha annunciato che dal 1 gennaio 2020 Giacomo Donnini sarà il nuovo responsabile della struttura Strategie, Sviluppo e Dispacciamento.

A2A (+1,3%) ha lanciato “A2A Horizon” con l’obiettivo di favorire l’innovazione di gruppo con investimenti fino a 70 milioni per startup che operino in ambiti di business strategici per il gruppo.

Enel porta a casa lo 0,7 per cento. Il Cfo, Alberto De Paoli, è stato nominato co-presidente della CFO Taskforce del Global Compact delle Nazioni Unite, la prima iniziativa globale che vede la partecipazione di diversi CFO nell’avvio di un dialogo tra i business leader per promuovere la finanza sostenibile e investimenti scalabili per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

Tra le Mid, acquisti su Falck Renewables (+1,5%). In flessione Ascopiave (-0,7%).

Tra le Small, Edison guadagna lo 0,5%, mentre chiude in coda Alerion Clean Power a -4,9 per cento.

Salta l’ipotesi del rinvio al 2022 della fine del mercato tutelato dell’energia, stralciato dalla manovra economica 2020 in quanto dichiarato inammissibile dal presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. Resta confermata l’attuale normativa che prevede che i contratti per la fornitura di luce e gas con tariffe calmierate dall’Arera dovranno interrompersi il 1° luglio 2020.