Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dell’1,4% e “battendo” l’omologo europeo (+0,5%), beneficiando del recupero del comparto bancario (+0,5%) e facendo meglio del Ftse Mib (+0,6%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che si apprestano a firmare a metà gennaio la fase 1 dell’accordo commerciale, anche se nuove incertezze sul contesto geopolitico sono state causate dall’attacco americano in Iraq che ha portato alla morte di un generale iraniano.
Sul fronte italiano, nei giorni scorsi il Parlamento ha dato il via libera alla legge di Bilancio 2020. Nelle prossime settimane la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra su alcune questioni.
La risalita del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, a partire da Azimut (+3,9%), il cui presidente Pietro Giuliani in un’intervista ha affermato che l’utile netto del 2019 supererà i 300 milioni, e Fineco (+3,1%), il cui Ad Alessandro Foti in un’intervista ha ribadito che la società continuerà con la crescita organica.
Tra le Mid Cap ok Banca Ifis (+0,3%), che presenterà il nuovo piano industriale il 14 gennaio 2020 e che nel 2019 ha acquisito 2,9 miliardi di Npl. Arretra ancora Cerved (-0,8%), al lavoro per valorizzare il credit management, mentre rimonta doValue (+1,7%), che ha rilevato il controllo della piattaforma di gestione di Eurobank.
Tra le Small Cap resiste Banca Intermobiliare (+0,4%), che ha concluso la prima tranche da 44,1 milioni del rafforzamento patrimoniale.