Nella settimana dal 6 al 10 gennaio il Ftse Italia Moda ha chiuso a +1,7 per cento, al di sopra del corrispodente europeo e del Ftse Mib, entrambi a +1,3 per cento.
La settimana è stata caratterizzata inizialmente dalle tensioni fra Usa e Iran, a seguito dell’uccisione del generale Soleimani e il successivo attacco di Teheran a due basi Usa in Iraq.
Una volta scongiurata un’ulteriore escalation militare, l’attenzione si è spostata prevalentemente sui dati macro, in particolare sul job report statunitense di venerdì che, pur al di sotto delle attese, ha confermato la solidità del mercato del lavoro a stelle e strisce. Focus anche sulla firma dell’accordo commerciale fra Usa e Cina, prevista per questa settimana.
Tornando alle società del comparto, bene le Big, con Salvatore Ferragamo a +2,4 per cento.
Segue Moncler (+1,5%), in merito alla quale si segnala che lo scorso 6 gennaio Blackrock è tornata sopra il 5% del capitale della casa del piumino, detenendo una partecipazione pari al 5,254% per cento. La quota è detenuta in indiretta gestione non discrezionale del risparmio.
Alla stessa data, invece, Norges Bank è tornata sopra il 3% del capitale, pari al 3,043 per cento.
Tra le Mid svetta Brunello Cucinelli (+9,3%), sostenuto dai positivi dati preliminari delle vendite del 2019, che ammontano a 607,8 milioni, +9,9% a cambi correnti su base annua (+8,6% a cambi costanti) rispetto a 553 milioni al 31 dicembre 2018.
Tra le Small, la migliore è stata BasicNet (+3,6%). In frazionale rialzo Piquadro (+0,4%), dopo il dato positivo delle vendite dei primi nove mesi dell’esercizio 2019-20, pari a 121,8 milioni, in crescita del 13,5% su base annua.