Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,9%, al di sopra del corrispondente europeo (+1,2%), e del Ftse Mib (+0,7%).
Chiusura in ordine sparso per gli indici azionari del Vecchio Continente, mentre Wall Street aggiorna i record all’indomani della firma dell’accordo di fase uno tra Stati Uniti e Cina, con gli investitori focalizzati sulle trimestrali delle società stelle e strisce.
In particolare, protagonista Morgan Stanley con risultati migliori delle attese spinti dal buon andamento dell’attività di trading di bond e delle sottoscrizioni.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si amplia a 165 punti base, con il rendimento del decennale italiano in risalita all’1,43 per cento.
Tornando alle società del comparto, tutte positive le Big a partire da Enel che chiude in testa a +2,6 per cento. Una performance che consente al colosso elettrico italiano di superare i 77 miliardi di capitalizzazione.
Segnaliamo che Alphavalue alzato il target price a 8,27 da 8,10 euro, confermando la raccomandazione “add”. Azione che segue quanto fatto il giorno prima da Bernstein e Intermonte, che hanno portato il prezzo obiettivo rispettivamente a 8,00 da 7,80 euro e a 8,5 da 8,00 euro, confermando entrambi il giudizio “outperform”.
Seguono Hera (+1,4%) e Snam (+1,1%) che è entrata ufficialmente a far parte di The Hydrogen Council, la coalizione globale di aziende leader in ambito energetico, industriale e dei trasporti impegnate a promuovere l’utilizzo dell’idrogeno per favorire la transizione energetica.
Tra le Mid, si distingue Ascopiave (+3,4%) che nel 2020 investirà oltre 40 milioni (vs 31 milioni del 2019) nel trevigiano, confermando il forte legame con il territorio di riferimento.
Tra le Small, continuano gli acquisti su Alerion Clean Power che porta a casa il 14,8 per cento.