Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un ribasso dell’1,1% e tenendo meglio dell’analogo europeo (-1,8%), non impedendo però al Ftse Mib (+0,5%) di terminare in territorio positivo.
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato ieri la fase 1 dell’accordo commerciale, e con l’allentamento delle tensioni Stati Uniti-Iran dopo gli attacchi reciproci.
Sul fronte italiano, nei giorni scorsi il Parlamento ha dato il via libera alla legge di Bilancio 2020. Nelle prossime settimane la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra su alcune questioni.
In questo contesto, nonostante lo spread Btp-Bund risalito in area 170 pb, sul comparto bancario sono prevalse le vendite.
Sul Ftse Mib si mette in luce Ubi (+1,4%), sostenuta dal ‘buy’ di Goldman Sachs e con la banca che alzerà il velo sul nuovo piano industriale nel primo trimestre 2020, mentre arretra Mediobanca (-1,5%), in attesa delle prossime mosse di Leonardo Del Vecchio.
Sul Mid Cap stop per Mps (-0,8%), che ha collocato un bond subordinato completando il funding plan concordato con l’UE, in attesa di di novità sul de-risking, che potrebbero arrivare a fine gennaio/inizio febbraio secondo rumor. Nel frattempo, la banca procede con l’iter di cessione degli immobili non core, con le offerte che potrebbero arrivare il prossimo 24 gennaio secondo indiscrezioni di stampa.
Tra le Small Cap focus su Carige, che ha portato a termine il rafforzamento patrimoniale e il de-risking e che adesso potrà tornare a concentrarsi sull’attività ordinaria.