Utility (+0,3%) – Tra le Big settimana positiva per Italgas (+3,3%) ed Enel (+0,5%)

Nella settimana dal 27 al 31 gennaio, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,3%, in controtendenza rispetto al corrispondente europeo (-0,3%) e al Ftse Mib (-3,1%).

La diffusione del virus cinese continua a preoccupare gli investitori e sta portando diverse multinazionali a tagliare momentaneamente le loro attività nel Paese asiatico.

In settimana la Fed e la BoE hanno lasciato invariate le rispettive politiche monetarie, mentre venerdì il Regno Unito è uscito formalmente dall’Unione Europea.

Sul fronte macro, il Pil statunitense ha confermato la crescita annualizzata del 2,1%, mentre Italia e Francia hanno registrato una flessione congiunturale nel quarto trimestre.

Il sell-off sull’azionario è stato accompagnato dagli acquisti sui titoli di Stato. Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava lo spread Btp-Bund si è attestato a 136 punti base, con il rendimento del decennale italiano a 0,92 per cento.

Tornando al comparto utility, tra le Big la migliore è stata Italgas (+3,3%) che con A2A ha concluso l’accordo per la cessione reciproca di alcuni asset al fine di rafforzare i rispettivi core business.

A inizio settimana sul titolo Italgas gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno alzato il target price a 6,30 euro da 5,60 euro e il giudizio a buy da hold.

Enel ha riportato un +0,5 per cento. La controllata per le rinnovabili Enel Green Power si è aggiudicata nella prima asta FER indetta dal GSE 60 MW di nuova capacità rinnovabile per 3 progetti eolici e 20 MW di potenza derivante dal rifacimento di impianti eolici e idroelettrici già in servizio.

La principale controllata dell’Est Europa, Enel Russia, ha comunicato i risultati operativi relativi al 4Q 2019 e all’intero anno 2019. Produzione netta di energia elettrica e vendita calore sono entrambi in calo principalmente a causa della cessione, a far data dal 1° ottobre, della centrale a carbone di Reftinskaya GRES.

A2A (-0,1%) ha acquistato il 4,16% del capitale di Ascopiave e ha comunicato l’esito positivo dello studio di fattibilità per la partnership industriale con Ambiente Energia Brianza (AEB), in cui A2A farà il proprio ingresso con una quota del 33,5%.

Snam ha ceduto lo 0,8 per cento. La controllata TEP Energy Solution ha sottoscritto con Crédit Agricole Italia una convenzione per favorire interventi di riqualificazione energetica su edifici a uso abitativo e terziario in Italia, con particolare attenzione ai condomini.

Dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti emerge che dallo scorso 23 gennaio Lazard Asset Management detiene il 5,054% del capitale della società guidata da Marco Alverà.

Terna (-0,4%) è stata confermata anche nella Gold Class della sostenibilità mondiale curata da RobecoSAM

Hera (-3,2%) ha acquistato il 2,5% del capitale di Ascopiave da Amber. La multiutility bolognese ha ottenuto per l’undicesimo anno consecutivo la certificazione Top Employer.

Tra le Mid, svetta Ascopiave (+10,6%), dopo che Hera e A2A hanno acquisito delle quote del suo capitale.

In coda Falck Renewables (+2,4%) che ha siglato un contratto Power Purchase Agreement (PPA) per la vendita del 70% dell’elettricità prodotta dal suo impianto eolico norvegese di Hennøy.

Iren (+0,4%) attraverso l’interamente controllata Iren Ambiente ha siglato un accordo preliminare con Idealservice per acquisire l’80% di I.Blu, per un corrispettivo di circa 16 milioni.

Sulla multiutility emiliana Fitch ha confermato il rating BBB con outlook stabile.

Acea (flat) ha completato il collocamento di un prestito obbligazionario non convertibile per complessivi 500 milioni, con scadenza 6 aprile 2029 e tasso dello 0,50% a valere sul programma Euro Medium Term Notes (EMTN) da 4 miliardi.

Tra i titoli a minore capitalizzazione, Edison (-0,5%) ha siglato una partnership con Toyota per diffondere la mobilità sostenibile in Italia, attraverso l’installazione e gestione di oltre 300 colonnine di ricarica elettrica presso Concessionari e Centri Assistenza Toyota e Lexus.

Il Cda di TerniEnergia (-1,8%) ha approvato la proposta da sottoporre all’assemblea straordinaria degli azionisti di modifica della denominazione sociale in AlgoWatt S.p.A. e il trasferimento della sede legale a Milano.

In coda Biancamano che ha ceduto il 2,1 per cento.