Nel pomeriggio aumentano gli acquisti sulle principali Piazza Europee che proseguono la rimonta avviata ieri dopo le vendite registrate la scorsa settimana in scia alla diffusione del coronavirus.
Intorno alle ore 15:50, Milano guadagna l’1,7% in area 23.868 punti. Il Dax di Francoforte guadagna l’1,7%, l’Ibex35 di Madrid l’1,7%, il Cac40 di Parigi l’1,6% e il Ftse 100 di Londra l’1,5 per cento.
Nel frattempo oltreoceano Wall Street ha aperto gli scambi in rialzo, con lo S&P500 a +2,1%, il Dow Jones a +1,5% e il Nasdaq a +1,5%.
Nonostante il numero delle vittime dell’epidemia polmonare continui ad aumentare, gli investitori sembrano essere stati parzialmente rassicurati dagli sforzi annunciati dalla Cina per cercare di limitare l’impatto dell’epidemia, tra cui l’iniezione di oltre 170 miliardi di dollari nel sistema bancario.
Una rimonta avviata e sostenuta anche dalle positive indicazioni arrivate ieri sul fronte macro con l’indice Ism salito a 50,9 il mese scorso, il livello più alto da luglio, dal 47,8 di dicembre, contro le attese ferme a 48,5.
Sempre per quanto riguarda il fronte macro, non si segnala nessuna sorpresa dai prezzi alla produzione industriale dell’Eurozona, rimasti stabili nel mese di dicembre 2019 e in linea con le attese. Il dato ha messo in evidenza un calo dello 0,7% su base annua, coerentemente con quanto stimato dagli analisti (a novembre era in calo dell’1,4 per cento).
Sul Forex, il biglietto verde si rafforza verso l’euro (cambio Eur/Usd 1,1044) in attesa del discorso sullo Stato dell’Unione del presidente Usa Donald Trump.
Tra le materie prime, le quotazioni dell’oro tornano a 1.563 dollari l’oncia, mentre recuperano terreno le quotazioni del greggio dopo le recenti perdite con il Brent (+0,3%) a 55,24 dollari al barile e il Wti (+2,4%) a 51,14 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale si attesta allo 0,95% con il relativo spread verso il Bund tedesco a 138 punti base.
Infine, tornando a Piazza Affari, denaro su Prysmian (+3,9%), UBI Banca (+3,5%), Banco BPM (+3,5%) e Intesa (+3,4%). Vendite invece su Pirelli (-0,4%) e Ferrari (-1,2%), quest’ultima in rosso dopo i conti nonostante il miglioramento guidance 2020.