Il Ftse Italia Tecnologia termina in ribasso del 2,4% sottoperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (-0,5%) e il Ftse Mib (+1%).
È stata una seduta positiva per le borse europee, in scia alle nuove misure annunciate dalla Cina per limitare l’impatto economico dell’epidemia di coronavirus. In evidenza soprattutto Milano con le banche. Giornata peraltro dai volumi ridotti, a causa della chiusura di Wall Street per la festività del Presidents’ Day. Sul fronte macro, per il Pil giapponese si stima un calo annualizzato del 6,3% nel quarto trimestre.
Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, la big cap Stm cede il 2,7%, appesantita anche dalle indiscrezioni secondo cui l’amministrazione Trump sta valutando nuove restrizioni commerciali per limitare l’accesso delle aziende cinesi alla tecnologia americana per la produzione di microchip. Lievemente positiva, invece, la tlc Telecom Italia (+0,5%).
Tra le mid cap prosegue il rally di Tinexta (+6,5%), dopo il +20,5% dell’ultima ottava innescato dai preconsuntivi 2019 e dal nuovo piano al 2022.
Fra le aziende a minor capitalizzazione acquisti su Esprinet (+5,3%). Bene GPI (+2,1%) che si è aggiudicata una gara decennale per la fornitura al Prince Charles Hospital (Galles) del Riedl Phasys, sistema robotizzato progettato per la gestione dei farmaci in grandi strutture.
Poco mossa Retelit (-0,4%) che ha deliberato di redigere la dichiarazione di carattere non finanziario, cd. “Bilancio di Sostenibilità”, a partire dall’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. A +0,5% Tas, che ha completato il progetto di riorganizzazione delle controllate estere.
Infine, si va verso il delisting di Gamenet Group, dopo l’opa chiusa da Gamma Bidco al 96,58% del capitale sociale.