Mercati – Effetto coronavirus, giù Milano (-5,4%) con eurolistini e Wall Street

Giornata all’insegna delle vendite per le borse internazionali, appesantite dalla paura per la diffusione del coronavirus.

Milano chiude in coda al Vecchio Continente, con il Ftse Mib in calo del 5,4% a 23.427 punti. Pesanti anche il Dax di Francoforte (-4%), l’Ibex 35 di Madrid (-4%), il Cac 40 di Parigi (-3,9%) e il Ftse 100 di Londra (-3,3%). Male anche Dow Jones (-2,8%), S&P 500 (-2,9%) e Nasdaq (-3,5%) a Wall Street.

L’incremento dei casi di coronavirus fuori dalla Cina ha innescato una brusca correzione dell’azionario, alimentando i timori per l’impatto dell’epidemia sulle economie di altri Paesi e sulla crescita globale.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha manifestato preoccupazione per il crescente numero di contagi che non sembrano avere un chiaro legame con l’epicentro in Cina, mentre il G-20 ha ammesso l’esistenza di un grave rischio per l’economia mondiale e ha concordato di agire in caso di intensificazione dell’impatto dell’epidemia.

Nemmeno il dato positivo di stamattina sulla fiducia delle aziende tedesche di febbraio ha dato sollievo ai mercati, con il relativo indice a 96,1 punti contro i 95,3 attesi e i 95,9 di gennaio.

L’incertezza ha spinto gli acquisti sui beni rifugio, con l’oro in area 1.673 dollari l’oncia dopo aver sfiorato anche quota 1.690 dollari, mentre il rendimento del Treasury decennale statunitense torna sui minimi dal 2016 all’1,37 per cento. In Italia lo spread Btp-Bund sale di 10 punti base in area 144 con il rendimento del decennale italiano allo 0,96 per cento.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,086, mentre il cambio fra biglietto verde e yen scivola a 110,6. Crollano le quotazioni del greggio con il Brent (-5%) a 55,1 dollari e il Wti (-4,7%) a 50,9 dollari.

Tornando a Piazza Affari, le vendite colpiscono in particolare Juventus (-11,8%), Ferragamo (-8,9%) e Nexi (-8,6%) mentre limitano i danni Telecom Italia (-4%), Unicredit (-4,1%) e le utilities.